È stata una missione importante quella del sottosegretario alla Difesa Angelo Tofalo negli Stati Uniti d’America dove si è discusso, negli incontri di vertice, dei principali dossier della Difesa e della Sicurezza, di progettualità tecnologiche condivise, di cyber e intelligence.
Al Pentagono, il sottosegretario è stato ricevuto dalla collega Ellen Lord, sottosegretario alla Difesa USA. Importanti tematiche di natura industriale e cooperazione nel settore della Difesa sono state al centro del colloquio bilaterale.
“Un incontro proficuo”, ha detto Tofalo, “in cui ho avuto modo di approfondire anche i temi cyber. La sicurezza del dominio cibernetico rappresenta per noi così, come per i nostri alleati, la sfida del futuro. In tale ottica abbiamo valutato possibili collaborazioni specifiche nel settore”.
“La Lord mi ha chiesto in particolare del programma F35. Me l’aspettavo”, racconta il sottosegretario Tofalo che “con l’estrema sincerità che lega due popoli amici e con assoluta fermezza” ha espresso le molteplici perplessità che il governo ha sul programma.
Tofalo ha quindi chiaramente detto che “è in atto uno studio specifico, approfondito ed attento sul dossier F35, mirato a verificarne anche il rapporto costi/benefici. In 20 anni abbiamo già speso diversi miliardi. Una volta completato lo studio, il ministro Trenta lo sottoporrà al presidente Conte per le opportune valutazioni e conseguenti decisioni.”
E nel contempo ha anche chiesto al suo omologo statunitense un supporto politico nell’indirizzare altri Paesi a realizzare i propri velivoli in Italia presso la FACO di Cameri (Final Assembly and Check-out, lo stabilimento nel novarese dove vengono assemblati i caccia, ndr), che rappresenta un asset strategico della nostra Aeronautica Militare, al fine di salvaguardare le capacità occupazionali dello stabilimento.
Particolare attenzione alla formazione, il reclutamento e le future linee guida per la cyber a livello globale è stata dedicata nel corso dell’incontro con il generale Edwin Wilson, responsabile del settore Cyber Defense USA. “Ci siamo intesi fin da subito e ripromessi di incontrarci nuovamente al più presto per partire con nuove ed importanti collaborazioni tra Italia e USA”, racconta il sottosegretario Tofalo.
La visita al Pentagono si è conclusa al Memoriale dedicato alle vittime dell’11 settembre: “Una ferita alla democrazia che non si potrà mai rimarginare”, ha ricordato il Sottosegretario rendendo omaggio alle donne e agli uomini che hanno perso la vita nell’attentato.
Nella stessa giornata Tofalo ha poi incontrato nella sede della DIA (Defense Intelligence Agency) il generale Robert Ashley che ha espresso parole di ringraziamento per il contributo e il ruolo che l’Italia svolge con i propri militari in molteplici e difficili Teatri operativi nel mondo.
Per il sottosegretario Tofalo l’incontro si è svolto in “un clima di particolare amicizia e apertura” e ha permesso di trattare “importanti argomenti di reciproco interesse riguardanti: la protezione cibernetica delle infrastrutture militari, le procedure e le best practices per la formazione del personale e l’incremento della cultura della sicurezza informatica e la tutela del patrimonio tecnologico e di conoscenze”. Infine, conclude “Abbiamo concordato di incrementare la già ottima collaborazione nel settore attraverso successivi incontri tra esperti.”
Nell’ambasciata italiana a Washington il sottosegretario Tofalo ha poi rivolto il suo apprezzamento al personale militare e civile che “ogni giorno, lontano migliaia di chilometri da casa, lavora tenendo alto il nostro Tricolore”. “Qui a Washington – ha concluso – abbiamo una squadra di persone ben organizzata, fra militari e diplomatici, molto competenti ed è con loro che ho incontrato le nostre maggiori aziende per parlare di futuro e di progetti.”
La visita negli Stati Uniti è stata un’occasione per il sottosegretario Tofalo di conoscere anche le principali eccellenze industriali italiane. “È sempre una grande soddisfazione scoprire la tecnologia made in Italy”, ha sottolineato il sottosegretario che ha parlato di “splendide realtà USA in cui pulsa forte il cuore e l’impegno italiano”.
“I loro risultati sono il frutto di altissime capacità ingegneristiche e contribuiscono alla solidità economica del Sistema Paese” ha aggiunto.
A Philadelphia Tofalo ha visitato gli stabilimenti di Leonardo dove sono impiegati circa 600 dipendenti destinati ad aumentare nel corso del 2019. Qui, da oltre 30 anni, vengono prodotti quelli che sono considerati tra i migliori elicotteri al mondo. Nello Stato della Pennsylvania si producono gli AW119, unici elicotteri al mondo, monomotori, certificati per il volo IFR (Instrument Flight Rules). Sempre in questa importante realtà aeronautica, dove operano anche qualificati ingegneri italiani, si produce il convertiplano AW609. Velivolo estremamente complesso e custode di tecnologie innovative. In poco più di dieci anni dell'insediamento industriale a Philadelphia sono stati consegnati a diversi clienti, statuali e non, oltre 570 elicotteri di diversi modelli.
“Sono tornato dagli USA, stanco ma soddisfatto per aver raccolto preziose informazioni da portare a casa per poter poi prendere, con il Governo, le migliori decisioni per il nostro Paese”, le parole di Tofalo al rientro in Italia, “Sono stati giorni importanti in cui si sono stretti legami strategici con vecchi e soprattutto nuovi protagonisti della politica e dell’amministrazione americana. Si sono affrontati tutti i principali dossier della Difesa e della Sicurezza con un focus particolare sulla sicurezza del dominio cibernetico, che rappresenta per noi così come per i nostri alleati la sfida del futuro.”