Il sottosegretario di Stato alla Difesa, onorevole Domenico Rossi, ha partecipato questa mattina a Udine alla cerimonia di commemorazione dei 23 partigiani osovani e garibaldini fucilati, l’11 febbraio 1945, presso le mura del cimitero.
Nell'esprimere gratitudine all'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia per l'invito ricevuto, il sottosegretario Rossi ha sottolineato nel suo intervento che “Il Governo ha il dovere istituzionale di essere presente in cerimonie come questa, e la presenza non è mai solo simbolica” - ha aggiunto - “In queste occasioni si possano mandare messaggi positivi a tutto il Paese, l'Italia, che ha un'anima fatta di valori quali la solidarietà e la giustizia sociale”.
“Sul muro del cimitero di Udine, 72 anni fa, furono fucilati partigiani osovani e garibaldini, uniti nella morte per un’idea comune di democrazia, libertà, pace che sono i valori della resistenza", ha detto il sottosegretario, "La resistenza è un tassello fondamentale della rinascita del nostro Paese e su cui ci siamo basati per costruire la nostra costituzione. Abbiamo ricevuto un’eredità che va difesa e trasmessa ai giovani. Questo è il nostro impegno.”
"La cerimonia di oggi assume un significato ancora più profondo perché oggi, come è accaduto domenica scorsa, l'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia e l'Associazione Partigiani Osoppo, assieme, rendono omaggio ai caduti della resistenza".
Sempre in Friuli, infatti, il sottosegretario Rossi, è stato presente, domenica 5 febbraio, alla commemorazione dell'eccidio delle malghe di Porzus, dove per la prima volta, dopo 72 anni, le due associazioni partigiane si sono ritrovate per ricordare i caduti.