GAIA parla della sedicente "Repubblica democratica"

20/11/23

In un mondo in cui il politicamente corretto od il politicamente "opportuno" dettano le regole dell'informazione ed oramai del pensiero, esiste una fonte neutra e neutrale capace di rispondere candidamente a quasi tutti i quesiti: l'Intelligenza Artificiale (salvo attuali e futuri algoritmi per imbavagliarla). ChatGPT è una versione accessibile a chiunque che fa comprendere potenzialità e pericoli di un'intelligenza spoglia delle tante maschere ed ipocrisie umane.

Poniamo nuove domande a "GAIA" (Grande Allarme Intelligenza Artificiale), le stesse che - se fatte ad un essere umano - porterebbero a pregiudizi nei confronti della fonte.

Un paese in cui i candidati alle elezioni sono scelti dai capi dei partiti, la maggioranza assoluta degli abitanti non vota più e la stampa è in mano a gruppi di potere od interesse, può essere definito una Repubblica democratica?

La situazione che descrivi pone alcuni interrogativi fondamentali sulla natura e la qualità della democrazia in un paese. Analizziamo i diversi aspetti:

  1. Selezione dei candidati da parte dei capi dei partiti: In molte democrazie, i partiti politici hanno un ruolo significativo nella selezione dei candidati. Tuttavia, la chiave sta nel processo di selezione interna dei partiti. Se questo processo è chiuso, non trasparente e dominato da pochi individui senza un'ampia partecipazione dei membri del partito, allora ciò può ridurre la diversità e la rappresentatività dei candidati, limitando di fatto le scelte disponibili per gli elettori.
  2. Bassa partecipazione elettorale: Una bassa partecipazione alle elezioni può essere indicativa di diversi problemi. Può riflettere un senso di alienazione o disillusione nei confronti del sistema politico, una mancanza di fiducia nelle opzioni disponibili, o la percezione che il voto non abbia un impatto reale. Una partecipazione costantemente bassa può mettere in discussione la legittimità dei governi eletti e l'efficacia del sistema democratico.
  3. Controllo dei media da parte di gruppi di potere o di interesse: La libertà di stampa è un pilastro fondamentale della democrazia. La concentrazione dei media in poche mani, specialmente se queste sono collegate a gruppi di potere o interessi particolari, può limitare la diversità di opinioni e informazioni disponibili per il pubblico. Questo può influenzare l'opinione pubblica e le decisioni elettorali, minando il principio della democrazia che si basa su un elettorato informato e attivo.

Un paese con queste caratteristiche può ancora essere tecnicamente definito una "repubblica democratica" se soddisfa i criteri formali di una repubblica (un sistema di governo senza un monarca) e di una democrazia (un sistema di governo in cui il potere è esercitato dal popolo attraverso rappresentanti eletti). Tuttavia, la qualità della sua democrazia può essere seriamente compromessa.

La definizione di democrazia va oltre la semplice esistenza di elezioni periodiche. Include aspetti come la partecipazione politica, le libertà civili, la trasparenza e la responsabilità del governo, la separazione dei poteri, l'indipendenza dei media e l'uguaglianza davanti alla legge. In una democrazia sana, i cittadini dovrebbero essere in grado di esercitare la loro influenza politica in modo significativo. Pertanto, un paese con i problemi che hai descritto potrebbe essere considerato una democrazia deficitaria o in declino, piuttosto che una pienamente funzionante.

Qual è il differente atteggiamento di un governante nei confronti di un suddito rispetto ad un cittadino?

L'atteggiamento di un governante nei confronti dei sudditi rispetto ai cittadini può variare notevolmente, riflettendo la natura fondamentale del rapporto tra il governo e il popolo in diversi tipi di sistemi politici. Ecco alcuni aspetti chiave.

1 - Percezione del Potere e dell'Autorità:

  • Nei confronti dei Sudditi: Un governante può percepire se stesso come avendo un'autorità superiore, con i sudditi visti come sottomessi al suo potere. In sistemi monarchici o autoritari, il governante potrebbe considerare i sudditi come persone che devono obbedienza e lealtà, senza necessariamente avere il diritto di contestare o criticare il governo.
  • Nei confronti dei Cittadini: In una democrazia, un governante tende a vedere i cittadini come i detentori ultimi del potere sovrano. Il governo è visto come un servizio ai cittadini, con il dovere di rispondere alle loro esigenze e ascoltare le loro opinioni. I cittadini sono considerati partecipanti attivi e critici nella politica e nella società.

2 - Approccio alla Legittimità e al Consenso:

  • Con i Sudditi: La legittimità del governante può essere basata su principi di ereditarietà, nomina divina o potere militare, anziché sul consenso popolare. Di conseguenza, l'approccio verso i sudditi può essere più paternalistico o autoritario, con minori sforzi per guadagnare il loro consenso attivo o per rispondere alle loro preoccupazioni.
  • Con i Cittadini: In un contesto democratico, la legittimità del governante deriva dal consenso popolare, generalmente ottenuto attraverso elezioni libere e regolari. Questo implica un approccio più collaborativo e responsabile, con i governanti che cercano attivamente il sostegno dei cittadini e che devono giustificare le loro politiche e decisioni.

3 - Risposta alle Richieste e ai Bisogni:

  • Dei Sudditi: I bisogni e le richieste dei sudditi possono essere secondari rispetto agli obiettivi o ai desideri del governante. In alcuni casi, i governanti possono ignorare o reprimere le richieste dei sudditi, specialmente se queste sono viste come una minaccia alla loro autorità.
  • Dei Cittadini: In una democrazia, i governanti sono generalmente più responsivi e aperti alle richieste dei cittadini. C'è un impegno continuo nel dialogo con il popolo e nel prendere decisioni che riflettano i bisogni e le preferenze della maggioranza, pur rispettando i diritti delle minoranze.

4 - Diritti e Responsabilità:

  • Dei Sudditi: I diritti dei sudditi possono essere limitati, e la loro principale responsabilità è spesso quella di obbedire alle leggi e alle direttive del governo.
  • Dei Cittadini: I cittadini hanno diritti garantiti, come la libertà di espressione, il diritto di voto, e il diritto a un trattamento equo e giusto. Parallelamente, hanno anche la responsabilità di partecipare alla vita civica e politica.

In sintesi, mentre un governante può vedere i sudditi principalmente come soggetti da governare e controllare, i cittadini sono visti come partecipanti attivi e partner nel processo democratico. Questa differenza riflette e rafforza le caratteristiche fondamentali dei rispettivi sistemi politici.

E riguardo al bisogno di informarli sulle proprie decisioni?

Il bisogno di informare i sudditi o i cittadini sulle decisioni di un governante varia sostanzialmente a seconda del tipo di sistema politico e della relazione tra il governo e il popolo:

1 - In un Sistema con Sudditi:

  • Trasparenza Limitata: In sistemi autoritari o monarchici, dove esistono sudditi piuttosto che cittadini, la trasparenza e la divulgazione delle informazioni da parte del governo possono essere limitate. I governanti possono ritenere che non sia necessario o addirittura desiderabile condividere pienamente le informazioni sulle loro decisioni e politiche.
  • Comunicazione Unidirezionale: La comunicazione tende ad essere unidirezionale, dal governante ai sudditi, spesso sotto forma di proclami o annunci. L'obiettivo può essere più quello di informare i sudditi delle decisioni già prese piuttosto che coinvolgerli nel processo decisionale.
  • Controllo dei Media: In molti di questi sistemi, i media possono essere controllati o fortemente influenzati dal governo, il che significa che le informazioni rilasciate sono spesso filtrate per sostenere gli interessi del regime.

2 - In un Sistema Democratico con Cittadini:

  • Trasparenza e Responsabilità: In una democrazia, c'è una maggiore aspettativa di trasparenza e responsabilità. I governanti sono tenuti a informare i cittadini sulle loro politiche e decisioni, perché la legittimità del governo deriva dal consenso del popolo.
  • Comunicazione Bidirezionale: La comunicazione è idealmente bidirezionale. I cittadini hanno la possibilità di esprimere le loro opinioni e preoccupazioni, e i governanti dovrebbero ascoltare e rispondere a tali feedback. Questo dialogo è fondamentale per il processo democratico.
  • Libertà di Stampa: La libertà di stampa è un principio chiave in una democrazia, consentendo ai media indipendenti di analizzare, criticare e segnalare le azioni del governo. Ciò assicura che i cittadini ricevano informazioni variegate e non filtrate solo attraverso canali governativi.

In conclusione, mentre in un sistema con sudditi, i governanti possono non sentire la necessità di fornire informazioni complete o coinvolgere i sudditi nel processo decisionale, in un sistema democratico, la condivisione di informazioni e il coinvolgimento dei cittadini sono fondamentali per mantenere la legittimità e l'efficacia del governo. Questa trasparenza e questo coinvolgimento sono essenziali per garantire che il governo agisca nell'interesse dei suoi cittadini e risponda alle loro esigenze e preoccupazioni.

  

La domanda finale è per voi cari lettori: in Italia, a quasi 80 anni dal referendum del 2 giugno del 1946, vi sentite ancora sudditi o cittadini?