O Capitano! Mio Capitano! è il titolo del libro, uscito in questi giorni e dedicato dall'autore Mirko Crocoli, che abbiamo incontrato, proprio al vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini.
Dalla sinossi della casa editrice del suo libro leggiamo: Sono i 180 giorni di un Ministro al governo. Non un politico qualsiasi ma il nuovo volto dell’Europa. Osannato, desiderato e “glorificato” ma anche e soprattutto attaccato, criticato e denigrato da più fronti. È l’uomo del momento.
A Suo parere Matteo Salvini é l'uomo politico carismatico o l'uomo politico populista?
Carismatico senza ombra di dubbio. Attualmente nel panorama europeo rappresenta il meglio. Un leader che sa fare il leader anche utilizzando (quando serve) metodi un po’ “singolari”. Ma se vogliamo cambiare veramente questo Paese è necessario tirare fuori gli attributi o gli altri Stati membri ci schiacceranno come formiche. Non dimentichiamoci che l’Europa è stata fondata anche da noi. Forse è ora che gli italiani alzino un po’ la testa e dimostrino che l’antica civiltà merita un rispetto diverso. Per "populista" dipende cosa si intende. Se per populista intendiamo colui che si accolla le problematiche di un popolo e sta li per SERVIRE e mantenere quanto promesso ai suoi elettori allora lo è. C’è da marciare. Il tempo delle chiacchiere è finito. O si lavora seriamente o siamo perduti. Matteo sta semplicemente (si fa per dire) garantendo sicurezza ai nostri figli, dopo anni di oblio ed incertezze. Rispetta il mandato che gli hanno conferito i suoi concittadini! Spesso il termine populista viene usato dai suoi detrattori in maniera dispregiativa, ma ricordiamoci che sono gli stessi che del popolo se ne sono altamente fregati pensando esclusivamente a fare occhiolino alle banche, ai grossi industriali e alle lobby di Bruxelles.
Il suo singolare linguaggio comunicativo ha davvero cambiato il modo di fare politica?
Assolutamente si. Mai visto tanto entusiasmo da parte della gente. Donne, uomini, anziani, persino i ragazzini si stanno avvicinando alla politica grazie al suo straordinario modo di approcciarsi alle problematiche che affliggono la nostra società. Nascono decine, centinaia di gruppi spontanei pro Salvini su tutti i territori della Penisola e ogni giorno le sezioni della Lega nascono come funghi. Un nuovo modo di dialogare, di concepire il coinvolgimento e di rendere partecipi i cittadini. Fino a poco tempo fa la “categoria” (dei politicanti) era invisa alla stragrande maggioranza dell’opinione pubblica. Ora, con l’avvento di Matteo, anche questo pregiudizio sta magicamente scomparendo per dar luce ad un nuovo corso che lascerà sicuramente il segno.
"Se in questo particolare momento storico c’è un uomo (come disse Shakespeare) che è fatto della stessa sostanza di cui sono fatti i sogni, costui non può che essere Matteo Salvini". Cosa intende con questo quadro descrittivo?
Si. Lo penso. Se c’è qualcuno nel panorama politico europeo che più di ogni altro sembra fatto della stessa sostanza di cui sono fatti i sogni questo qualcuno non può che essere lui. Guardatevi attorno. Quando passa Matteo Salvini la folla è in delirio, i selfie si sprecano e l’euforia è galvanizzante. Non è una star di Hollywood, una Rock Star o un campione di calcio. È un leader politico. Trovate normale quel che è successo a Piazza del Popolo l’8 dicembre? Un mondo si sta muovendo per lui. In molti vogliono tornare a sognare e a sperare. Speranza dunque! Fino a pochi mesi fa era svanita nel nulla. E quando togli la speranza ad un popolo gli togli anche la dignità. Quel che dico è sotto gli occhi di tutti. Non scopro l’acqua calda. Chi lo attacca se ne deve fare una stramaledetta ragione prima o poi.
In che maniera ha scosso l’establishment “nostrano" e disturbato i poteri forti dell’Ue?
Nella maniera più ingombrante e fastidiosa. Gli ha tolto il “giocherello” che per anni ha reso l’Italia una fogna a cielo aperto. Con la durezza nei confronti dell’immigrazione incontrollata si è fatto un’infinità di nemici. Non sono i numeri e i conti che preoccupano Bruxelles. La realtà è tutt’altra. Cerchiamo di essere meno ipocriti. Non è il 2,4 o il 2,6 ma il business dell’immigrazione che per anni ha infestato l’intero Stivale. L’odio nei suoi confronti da parte degli oppositori interni ed esteri è tutto da ricercare nel redditizio affare migratorio. L’Italia è arrivata nelle scorse manovre anche al 3,0 ma non mi sembra che ci siano stati diluvi universali. La verità? “Prendi un po’ di Africa e noi ti facciamo sforare”. Pensate quante mafie ci hanno “gozzovigliato” per anni. Stupratori, scafisti, caporalato, ladri, papponi e cooperative rosse mascherate da centri di accoglienza quando in fondo non erano altro che macchine per fare tanti quattrini. Bravi si, ma scemi no! Qualcuno doveva agire. Lui lo ha fatto perché gli italiani sono stanchi di vivere con allarmi e inferriate. Ai poteri forti e ai venduti “nostrani” (antipopolo per antonomasia) tutto questo ha dato molto fastidio.
Il Time magazine lo ha definito The New Face of Europe. Crede che l'anti-bruxelles per eccellenza riuscirá a metter in pratica realmente nel futuro, la sua idea di Europa?
A maggio lo vedremo ma la strada appare ormai tracciata. I sondaggi parlano chiaro e l’Italia sembra essersi svegliata dal torpore. Mi scusi. Non l’Italia, anche il resto d’Europa. In Francia vediamo cosa sta succedendo, in Germania idem, la Spagna sta seguendo a rota per non parlare dell’area Visegrad. Insomma. Io credo onestamente che tutto quel bel castello che Junker e soci hanno creato per anni prima o poi finirà per crollargli addosso, per il bene di tanti popoli a cui gli è stata tolta, in maniera vigliacca e subdola, LA SACROSANTA SOVRANITÀ!!!
Maria Grazia Labellarte