Nicola Amato
Ed. Italian University Press
pagg. 208
Che dire di più?
Il titolo dice tutto direte voi.
Forse è così, ma forse è meglio spendere qualche parola... sia perché Nicola è un amico, sia perché il suo libro merita di essere letto anche da chi non è assolutamente interessato alla steganografia.
Ma entriamo subito nel vivo e immaginiamo di intervistare l'autore.
A. Nicola, o forse dovrei chiamarti "Professore", posso farti alcune domande?
N. Certo Alessandro, chiedi pure.
A. La prima è una domanda semplice, cos'è la steganografia?
N. Bene, non perdiamo tempo allora, devi sapere che la parola steganografia deriva dall'unione di due vocaboli greci, stèganos che vuol dire nascosto e gràfein che significa scrivere.
La steganografia è dunque l'insieme delle tecniche che consente a due o più persone di comunicare tra loro in modo tale da nascondere l'esistenza della comunicazione agli occhi di un eventuale osservatore, cosa diversa dalla crittografia.
A. Ma per cosa viene utilizzata la steganografia?
N. Esistono vari utilizzi, leciti e illeciti.
La steganografia può essere impiegata per permettere di riconoscere la proprietà intellettuale su un file, una foto o altro come può essere impiegata per inviare messaggi tra terroristi della stessa rete... magari quella di Bin Laden.
A. Ma dimmi, da quanto tempo si conosce e si usa la steganografia? Perché non si tratta certamente di tecniche recenti sviluppate con la nascita del computer e di internet...
N. Hai perfettamente ragione, stiamo parlando ti tecniche antiche, anzi antichissime.
Possiamo trovare traccia della esistenza della steganografia già in Erodoto nella sua opera "Storie". Durante la guerra tra greci e persiani vennero usate delle tavolette per la scrittura in modo particolare, la scrittura infatti venne incisa direttamente sulla tavoletta e poi ricoperta di cera così da far sembrare di aver a che fare con tavolette ancora non utilizzate (normalmente si incideva la cera asciutta!). In questo modo Demarato riuscì a far arrivare notizie dei preparativi di guerra di Serse.
A. Interessante...
N. Si, molto. La storia della steganografia è affascinante. Uno dei personaggi più interessanti è forse l'abate tedesco noto come "Trithemius", nel 1500 scrisse un trattato dal titolo "Steganographia" in cui tra le altre cose dice che condurrà il lettore a inviare messaggi a qualunque distanza senza ausilio di testi scritti, oggetti, segnali o messaggeri.
Oggi si può fare con l'uso delle onde radio, ma allora per quanto ne so nessuno le aveva ancora studiate. Anche se anche Galileo accenna a qualche cosa di simile.
A. Sai Nicola mi piacerebbe farti altre domande ma va a finire che poi annoiamo chi legge... dunque grazie!
Ho riletto il libro di Nicola Amato, ora alla seconda edizione, con molto interesse e penso che lo farò nuovamente più avanti perché vi sono molti spunti di riflessione che voglio approfondire.
E' un libro che come avrete capito non può mancare nella nostra biblioteca.
Buona lettura!
Alessandro Rugolo