Il Ministro degli Esteri della Federazione Russa Lavrov ha parlato chiaro. I miliziani ribelli ancora presenti nella parte est di Aleppo che non si consegneranno alle forze lealiste in virtù degli accordi tra Russia e USA sulla fine delle ostilità nella seconda città siriana, saranno considerati terroristi e come tali verranno eliminati.
L’accordo tra Mosca e Washington non è stato ancora formalizzato, ma segue le ultime notizie dal fronte che parlano di una ormai prossima completa liberazione della città di Aleppo. L’insistenza del Segretario di Stato Kerry sulla necessità di garantire un ritiro ai miliziani ancora presenti, ha lasciato tuttavia spazio ad insinuazioni secondo cui sarebbero presenti sul terreno advisor americani, legati alle forze ribelli. Nessuna voce al riguardo è stata tuttavia confermata.
L’esercito siriano, affiancato da paramilitari lealisti sta avanzando in queste ore da est verso la Cittadella, dopo aver eliminato ogni resistenza nel distretto orientale di Al Shair. I combattimenti, ristretti in un’area ogni giorno più ridotta, sarebbero supportati da incursioni delle forze aeree di Damasco.
Confermata la notizia del 4 dicembre secondo cui l’Ospedale Nazionale di Aleppo, distante poche centinaia di metri dalla Cittadella, sarebbe stato usato come Quartier Generale e deposito di armi dalle milizie presenti nell’area, prima della liberazione.
(foto: AMN)