Colpi di artiglieria indiana avrebbero preso di mira un’area abitata del Kashmir sotto controllo pakistano. Fonti locali parlano di 11 morti civili nella Valle di Neelum, a pochi chilometri dalla frontiera pakistana, ma all’interno del cuscinetto montagnoso tagliato in due dalla Linea di Controllo, il confine de facto tra India e Pakistan che si contendono la regione dal 1947 (vedi reportage di Difesa Online dal Kashmir).
Immediata la risposta di Islamabad che ha minacciato una guerra su larga scala. Il Capo di Stato Maggiore dell’esercito, generale Sharif, avrebbe messo in guardia l’India dal non sottovalutare le capacità di reazione delle Forze Armate pakistane; il maresciallo dell’aria Aman e l’ammiraglio Zakaullah, rispettivamente Capo di Stato Maggiore di Aeronautica e Marina, avrebbero aggiunto che le forze di Islamabad sono pronte per un conflitto generale lungo tutti i confini, compresi quelli aerei e navali.
India e Pakistan si contendono il Kashmir fin dall’indipendenza dall’Impero Britannico e si sono affrontate più volte militarmente. Nonostante il processo di pace iniziato nel 2004 subito dopo la fine la guerra per il ghiacciaio del Siachen, gli scontri al confine non sono mai cessati, con provocazioni, sconfinamenti e accuse reciproche.
Gli eventi delle ultime ore in apparenza non sono una novità, ma rientrerebbero nel periodico rialzarsi della tensione tra i due Paesi. Ciononostante alcuni fattori contingenti potrebbero acutizzare lo scontro portando Nuova Delhi e Islamabad ad un punto di non ritorno. In particolare, la creazione del Corridoio Economico tra Pakistan e Cina avrebbe messo in agitazione Nuova Delhi, paventando una perdita di leadership regionale. La costruzione di 1100 km di autostrada tra il porto di Gwadar in Pakistan e la città di Kasghar in Cina, l’ammodernamento dell’autostrada del Karakoram tra Rawalpindi e la frontiera cinese e la creazione di infrastrutture congiunte, entro il 2030 garantiranno grande impulso al commercio fra Pakistan e Cina, con ulteriore miglioramento delle relazioni bilateriali.
L’India, nemica storica della Cina, con cui si è contesa parte della frontiera sull’Himalaya con la guerra del 1962, sembra pronta ad una escalation generale.
Il difficile momento economico di Nuova Delhi (forte svalutazione della rupia) e l’isolamento diplomatico di Islamabad che paga un ventennio di ambiguità nella lotta al terrorismo internazionale, sarebbero un ulteriore stimolo per rovesciare sul Kashmir le crescenti tensioni interne. La propaganda interna, facendo leva su un tema molto caro alle reciproche opinioni pubbliche, continua ad alimentare il nervosismo.
Manovre militari indiane nel Comando Nord sarebbero in corso mentre si attende un’ulteriore mobilitazione di reparti Pak.
(foto: Indian Express)