Continua la strage silenziosa. Si sono intensificati in settembre i raid della Royal Saudi Air Force, punta di lancia della Coalizione guidata da Riad nella guerra yemenita. Nelle ultime ore le incursioni aeree si sarebbero concentrate nell’ovest del Paese lungo la costa sul Mar Rosso, colpendo pesantemente la città di Hudaydah; si parla di 25 morti e decine di feriti nell’area del Suq al-Hunod. Terribili e intrasmissibili le immagini che rimbalzano da alcuni media arabi.
Viste le difficoltà sul terreno dell’armata sunnita entrata nello Yemen per supportare il presidente Hadi, le forze aeree saudite si sarebbero scatenate nelle ultime settimane colpendo obiettivi militari e civili ritenuti d’importanza strategica.
Il 15 settembre era stato preso di mira l’aeroporto internazionale della capitale Sana’a, da due anni saldamente nelle mani delle milizie houthi. I bombardamenti sarebbero continuati con cadenza giornaliera poi anche nei distretti centrali del Paese e nell’aree montagnose del nord ovest, roccaforte dei ribelli sciiti.
Sono più di 10.000 i morti civili dall’inizio dell’invasione saudita.
(foto: القوات الجوية الملكية الـسعودية)