“Abbiamo completato le prove di volo del nostro primo caccia di quinta generazione”. E’ quanto ha confermato il vice ministro della Difesa Yuri Borisov in un'intervista su Rossiya 24 pochi minuti fa.
La Russia prevede di avviare la produzione di massa del caccia di quinta generazione T-50 nel 2016. Sukhoi, la società russa dietro il progetto T-50, prevede inoltre di produrre una versione da esportazione per l'India.
Il Sukhoi T-50, del programma Pak-Fa, si è alzato in volo per la prima volta il 29 gennaio del 2010 (privo, però, di parte dell’avionica come il radar ed i sistemi di gestione degli armamenti). Secondo le stime russe i Pak-Fa saranno costruiti in un numero compreso tra 800 e 1000 esemplari, esportazioni comprese (solo i russi sperano di metterne in linea almeno 450). Per il T-50, si prevede un ciclo operativo di quarant'anni, con un costo stimato di 100 milioni di dollari a caccia.
Il T-50 rappresenta la prima esperienza per i russi con i materiali radar assorbenti (Ram), rispetto a quella trentennale maturata dagli americani con l’F-117. Cinque ad oggi i prototipi completati per più di 400 ore di volo. Altri quattro velivoli saranno consegnati a breve all’esercito russo. Tutti i caccia sono stati dotati di radar AESA e controllo vettoriale tridimensionale della spinta.
Se lo sviluppo dovesse procedere senza particolari problemi, il caccia entrerà in servizio già dal prossimo anno divenendo il primo velivolo di quinta generazione realizzato da Mosca. Secondo i russi (qui è palese il riferimento alla nuova dottrina americana che per il 20° secolo ritiene “fuori moda” i combattimenti ravvicinati, ipotizzando esclusivamente duelli oltre il raggio visivo), nella guerra del futuro il dogfight sarà ancora protagonista, ecco perché il T-50 avrà ogni tipo di arma necessaria per imporre il proprio dominio in ogni teatro operativo ed a qualsiasi distanza. Non sorprende, quindi, che l’ultima versione dell’R-73 (missile aria-aria, ndr - foto), la E, equipaggerà i PAK FA russi.
La Duks, azienda che fabbrica l’R-73, sta attualmente lavorando per incrementare del 25-30 per cento le già eccezionali capacità del missile.
(foto: TASS / web)