L’Occidente ignora che nelle ultime 24 ore, si è rischiata una guerra tra Stati Uniti ed Iran nel Golfo Persico. Un’escalation evitata soltanto per un miracolo.
Le versioni ufficiali, in merito alla vicenda dei marinai sequestrati da Teheran per aver violato le acque territoriali iraniane, parlano di un guasto tecnico verificatosi nelle due piccole imbarcazioni americane in addestramento. Gli iraniani, dopo aver intuito la natura accidentale e non intenzionale dell’episodio, hanno rilasciato i soldati in meno di dieci ore.
Quelle foto dei marinai inginocchiati che hanno fatto il giro del mondo, rappresentano una vittoria propagandistica di proporzioni indicibili per gli iraniani.
Quello che si ignora è che nei minuti successivi al fermo dei marinai, la marina statunitense nel Golfo Persico si è schierata a ridosso dei confini iraniani. A riferirlo è il comandante della marina iraniana, l’ammiraglio Ali Fadavi. “Dopo la cattura, le portaerei USS Harry S. Truman e la francese Charles de Gaulle, hanno iniziato ad operare a ridosso delle acque iraniane. Per 40 minuti, la USS Truman ha eseguito manovre non professionali a ridosso dei nostri confini”.
Usa e Francia hanno mostrato i muscoli (così come avvenuto recentemente in Corea del Nord con il volo a bassa quota del B-52) e lasciato intuire che i soldati non sarebbero mai stati utilizzati come merce di scambio o trattenuti più del dovuto. E’ anche vero che i vettori per far decollare i caccia, non avrebbero avuto la necessità di spingersi a ridosso dei confini iraniani. Due portaerei nucleari al largo delle coste, però, devono aver fatto un certo effetto a Teheran.
Aggiunge Fadavi "Eravamo pronti con i nostri motoscafi lanciamissili ad affrontare gli americani, il comportamento della US Navy è stato provocatorio, irresponsabile ed incontrollato (Fadavi non menziona i Gruppi da Battaglia posti a protezione dei due vettori). Abbiamo immediatamente utilizzato i canali radio internazionali per impedire ogni loro ulteriore mossa. Poi hanno capito che la marina iraniana ha l’ultima parole nei propri confini. La nostra sovranità nello Stretto di Hormuz e nel Golfo Persico non può essere messa in discussione”.
Da rilevare che le prime rassicurazioni sono giunte proprio dal ministro degli Esteri iraniano, Mohammad Javad Zarif, che ha annunciato un pronto rilascio dopo le formalità di rito. "Gli Stati Uniti e la portaerei francese, con le loro azioni poco professionali, hanno rischiato una catastrofe, mai provata nel corso della loro storia. Se non avessero sospeso le loro attività a ridosso dei nostri confini, li avremmo distrutti".
Gli iraniani nelle ore scorse hanno ottenuto una foto storica: dei marinai in ginocchio. Foto che sarà utilizzata per decenni e che vale più di una vittoria militare. Gli iraniani, però, non mostreranno mai le immagini delle due portaerei dinanzi “casa” con relativi Gruppi da Battaglia al seguito.
Gli iraniani nelle ore scorse hanno ottenuto più di quanto avessero potuto sperare, ma quelle quindici navi tra portaerei e cacciatorpediniere schierate (senza considerare che almeno due “boomer” sono sempre pronti a coprire possibile bersagli nella Regione) hanno senza dubbio lasciato il segno. Questo gli iraniani non lo diranno mai.
[v. anche: "Guasto tecnico" nel Golfo Persico: i "Riverine Command Boat" dei marines]
(foto: FARS News Agency)