Esiste il prototipo di un nuovo caccia avanzato di quinta generazione cinese?
Diffuse su un sito di “appassionati” cinesi, lo stesso utilizzato dal governo di Pechino per pubblicizzare in modo non ufficiale i vari sistemi d’arma, la foto della possibile nuova cellula della Shenyang Aircraft Corporation. Le coincidenze sono comunque curiose. Lo stesso forum, nel giugno del 2012, pubblicò la foto di una cellula trasportata su un camion Mercedes-Benz: si rivelerà essere il J-31.
Il concept dell’FC-31 è stato svelato nel 2014, durante il Zhuhai Airshow. Presentato come un’evoluzione del J-31, ha subito attirato l’attenzione occidentale per il disegno pulito ed ottimizzato per le bassa osservabilità. Anche se il velivolo presenta una configurazione che ricorda i caccia americani di quinta generazione, non è possibile stabilire i reali progressi raggiunti dalla Shenyang. Le competenze del settore aerospaziale cinese per i materiali radar assorbenti (RAM), ad esempio, così come la capacità di ridurre la segnatura radar ed infrarossa delle piattaforme, rimane sconosciuta. Eppure, ammesso che sotto quel telone scuro ci sia davvero un prototipo di qualche tipo, qualcosa non torna.
Andiamo con ordine. Lo scorso novembre, all’apertura del Dubai Air Show, i cinesi presentarono la copia a buon mercato dell’F-35: l’FC-31, versione per il mercato estero del J-31. Nonostante fosse in teoria pronto per la produzione di massa, il caccia di quinta generazione cinese non ha ancora un acquirente. Già un anno fa, i cinesi identificavano con la sigla FC-31 la versione internazionale dello Shenyang J-31 Falcon Hawk, piattaforma concepita nella strategia “anti-access area-denial” (A2AD) nel Pacifico Occidentale.
Lo Shenyang J-31, è stato definito un caccia di quinta generazione, anche se per l’Occidente è considerato di quarta. Presenta delle somiglianze con il PAK-FA T-50 russo, anche se sarebbe più corretto affermare che il disegno dello J-31 ricorda, sotto svariati aspetti, quello dell’F-35. Il Falcon Hawk volò per la prima volta il 31 ottobre del 2012. Progettato (verosimilmente) grazie ad un processo di reverse engineering da un caccia stealth americano abbattuto, sarebbe dovuto diventare il caccia cinese imbarcato di quinta generazione, divenendo a tutti gli effetti l’antagonista dell’F-35 Lightning II. La Cina, che ha una sola portaerei in servizio (altre due in costruzione), ha ridimensionato il reale valore del velivolo, proponendolo alle forze aeree di secondo livello come il Brasile (che ha poi rinunciato), Pakistan ed alcuni paesi del Medio Oriente. Sembra che la tecnologia creata non sia stata pensata inizialmente per l'esportazione, ma costruita per uso interno.
Il J-31 si rivelerà essere poco più di una copia a buon mercato di un jet da combattimento americano. In effetti, la sezione del muso, le code gemelle così come le ali trapezoidali rappresentano le linee distintive della progettazione stealth occidentale. Probabilmente, il J-31 si basa sulla tecnologia estratta dagli aerei americani andati perduti in battaglia, come l’F-117 abbattuto nel 1999, in Serbia. Il suo radar di controllo di tiro, così come i sottosistemi, i due motori e l’avionica sono interamente cinesi. Il disegno lo fa apparire certamente come un caccia di quinta generazione, ma non conosciamo i materiali utilizzati per il rivestimento del velivolo. Ma la foto pubblicata poche ore fa dai cinesi, poco o nulla ha a che vedere con il J-31.
La nostra attenzione (ricordiamo che parliamo sempre di un prototipo che potrebbe anche non esistere) si è subito focalizzata sulla pianta a forma trapezoidale, soluzione affascinante quanto tecnicamente complicata, che consente il controllo sull'asse di rollio grazie alle superfici sul bordo di uscita. Mancano i piani di coda per il controllo di imbardata e beccheggio. Chiaramente visibili gli scarichi posti sulla parte superiore della fusoliera. Quel sistema in foto e coperto da un telone scuro, non ha nulla a che vedere con il disegno del J-31 che si ispira proprio all’F-35.
Quelle linee non convenzionali, però, sono già state viste in passato in un prototipo che prese parte all’Advanced Tactical Fighter dell’Air Force: l’YF-23 Black Widow II. Supposizioni le nostre, ma sappiamo che il progetto Chengdu J-20, caccia di quinta generazione decollato per la prima volta nel gennaio del 2011 e definito dal Pentagono come “una piattaforma a lungo raggio, in grado di penetrare ambienti pesantemente difesi", tra “ispirazione” proprio dal Northrop YF-23.
Per il Chengdu J-20 si prevedono almeno sei varianti: intercettore a lungo raggio, dogfight e scorta, attacco al suolo, ricognizione a lungo raggio, attacco elettronico e piattaforma di lancio per missili anti-satellite.
Negli ultimi anni, ai danni della Lockeed Martin e della Northrop sono stati compiuti degli attacchi informatici mirati. Hacker cinesi, quindi, potrebbero essere riusciti a mettere le mani su alcuni disegni tecnici utili del Raptor, dell’F-35 (attacco dell’aprile del 2009) e dell’YF-23.
L’ YF-23 era un prototipo eccezionale. Sebbene meno maneggevole dell’YF-22 (che sarebbe poi diventato l’F-22 Raptor), superava il caccia della Lockeed Martin per velocità, altitudine e furtività. Contrariamente a quanto avanzato oggi dall’Air Force, nella scelta dell’F-22 si favorì la capacità in dogfight della piattaforma rispetto a quella del Black Widow II.
Oggi l’Air Force non crede più nel combattimento ravvicinato, affidandosi soltanto agli scontri oltre il raggio visivo.
(foto: web / U.S. Air Force)