Proseguono le attività della coalizione internazionale contro lo Stato Islamico in Siria. Le informazioni divulgate dal Ministero della Difesa francese e riportate in parte da quello statunitense, segnalano un bombardamento interforze lanciato dalle portaerei Charles De Gaulle e USS Harry S. Truman che operano da più di un mese nel Golfo Persico. Gli obiettivi, situati nella regione di Manbij a 60 chilometri a nord-est di Aleppo in Siria, sarebbero stati colpiti da una formazione di almeno 20 aerei appartenenti all'Aéronavale e all'US Navy. L'attacco avrebbe avuto luogo lo scorso lunedì (1° febbraio) e vi avrebbero preso parte un numero imprecisato nel dettaglio di Rafale Marine e di F/A-18C. Il raid mirava a distruggere un campo di addestramento per militanti del Califfato che si presume fosse anche adibito a sito di stoccaggio per armi di vario genere. Durante l'operazione è stato necessario l'intervento di un aereocisterna C-135 FR per il rifornito in volo dei jet con necessità di carburante per un rientro 'sicuro' sui rispettivi ponti.
La notizia dell'attacco congiunto, il primo riportato più in dettaglio sui canali ufficiali, è in linea con la volontà di mostrare interoperabilità dei mezzi impiegati dalle due marine militari che sono a capo dalla coalizione e operano dal vettore del Golfo Persico dallo scorso dicembre. Diverse tipologie di bombe laser-guidate e missili da crociera, tra le quali i missili SCALP (vedi articolo) francesi, sono stati impiegati durante lo 'strike' per raggiungere la distruzione dell'obiettivo.
(Foto: gov.fr.)