Il software Block-3i è stato ufficialmente completato e consegnato per le prove operative all’Air Force che potrà così dichiarare la Capacità Operativa Iniziale del caccia tattico entro la fine dell’anno. E’ quanto comunicano dal JPO. Il Joint Program Office precisa che sono stati corretti i principali bug che affliggevano il software originale.
Il glitch (anomalia del software causato da un errore non prevedibile) interferiva con la capacità del radar AN / APG-81 AESA dell’F-35. Era ritenuta la principale minaccia per il raggiungimento della Capacità Operativa Iniziale (IOC) del Lightning II con l’Air Force, stimata tra il primo agosto ed il 31 dicembre prossimo. Adesso sappiamo che l’IOC sarà dichiarata entro la fine dell’anno. Nello specifico si trattava di un problema legato alla stabilità che costringeva a riavviare il sistema. L’anomalia nel Block 3i è stata rilevata lo scorso dicembre, durante alcuni test di routine.
Il JPO dirama alcuni dati che, fino a poche ore fa, erano stati sottovalutati. L’F-35, fino a ieri, doveva essere riavviato una volte ogni tre o quattro ore. Quello che viene chiamato come “soffocamento”, si verifica a causa di un disallineamento tra il software che gestisce i sensori dell'aereo e quello che lo interfaccia ai suoi computer principali.
La nuova versione del 3i, secondo il JPO, rappresenta un miglioramento significativo. Il nuovo codice garantisce una stabilità tre volte maggiore rispetto al precedente. Una stabilità maggiore, significa che l’F-35 pretende ancora un riavvio dei sistemi, ma in modo meno frequente rispetto a quanto avveniva fino a ieri.
Il JPO ha iniziato ad aggiornare la flotta F-35 con il nuovo software 3i da qualche ora. Le stesse correzioni sono state incorporate in una nuova versione del software Block 2B, utilizzato dal Corpo dei Marine per dichiarare la Capacità Operativa Iniziale la scorsa estate. La consegna della nuova versione del 2B sarà completata entro maggio. L'intera flotta F-35 sarà aggiornata nelle ultime versioni 3i e 2B entro la fine di quest’anno.
Nonostante i progressi, il JPO rileva che il nuovo software 3i richiede un riavvio con una media di uno ogni tre voli La scrittura del codice per lo sviluppo definitivo del software (Block 3F) è stata completata nel 2015 ed il software è stato consegnato per i test in volo. Per tutto il 2016 sono attesi ulteriori aggiornamenti fino al completamento del 3F previsto entro la fine della fase di System Development and Demonstration Program (SDD) nell’autunno 2017, a supporto della dichiarazione IOC dell’US Navy prevista per il 2018 e dell’avvio della fase di valutazione operativa IOT&E (Initial Operational Test and Evaluation).
Al 31 dicembre, il programma aveva completato l’80% dei test point previsti nella fase di sviluppo e dimostrazione (SDD) ed era in linea con il completamento previsto nel quarto trimestre del 2017. Sappiamo che il Joint Program Office ha confermato quattro mesi di “potenziale ritardo” per il 3F, ma conferma le funzionalità operative entro l’autunno dello stesso anno. Le prove di volo con il Block 3F sono iniziate lo scorso 15 gennaio. I test sono necessari per rilevare eventuali conflitti tra i principali sistemi e per apportare eventuali correzioni.
Il software 3F dovrebbe conferire piene capacità belliche. Il Block 3i era stato definito la principale preoccupazione del Pentagono. Il software Block 3F fornirà il 100 per cento delle capacità ‘Warfighting’ del caccia, con integrazione totale di tutti i sistemi esterni.
Il sistema SDB-II sarà integrato con il software Block-4a. Il Block 4 sarà suddiviso in due segmenti. Il Block-4a sarà pronto tra il 2021 ed il 2022, mentre il 4B per il 2023. Grande parte dello sviluppo del Block-4 sarà dedicato alle contromisure contro i sistemi di difesa aerea nemici esistenti e con quelli che sorgeranno negli anni futuri.
(foto: Lockheed Martin)