F-35A, 42.169 dollari per ogni ora di volo: il costo del dominio aereo USA

(di Franco Iacch)
27/06/16

Quanto costa un’ora di volo su un F-35A? Esattamente 42,169 dollari. Nell’anno fiscale 2014, un’ora di volo costava 67,550 dollari netti. Il dominio aereo degli Stati Uniti ha un costo che qualsiasi altro paese, non potrebbe nemmeno sognare di sostenere.

Questi sono i dati ufficiali dell’Air Force Usa per l’anno fiscale 2015. Per quanto riguarda l’F-35, il suo costo potrebbe anche scendere nei prossimi anni anche se non è chiaro se raggiungerà mai i 30 mila dollari ad ora di volo previsti nella fase progettuale dello JSF. L’aereo più costoso dell’USAF per i contribuenti americani è l'E-4 Nightwatch. Rientra nell’esclusiva categoria dei velivoli da giorno del giudizio e trasporta il presidente degli Stati Uniti sia in tempo di pace che in caso di disastri: costa 149,580 dollari ad ora di volo. E’, quasi certamente, il velivolo più costoso al mondo quando operativo. Tali piattaforme aeree sono in grado di coordinare l’intero inventario strategico, comunicare con tutte le forze armate e sono progettate specificatamente per resistere agli effetti degli impulsi elettromagnetici (EMP) e termici da esplosione nucleare.

La linea “doomsday planes” è sempre in preallerta, 24 ore su 24, sia in Russia che negli Stati Uniti. Contrariamente a quanto si possa pensare, americani e russi hanno in servizio non uno ma due aerei comando (e due in riserva) sempre disponibili in qualsiasi momento. La piattaforma prescelta dalla Casa Bianca è l’E-4B. Il Cremlino, invece, si basa sull’Ilyushin-86.

Costruiti in ventuno esemplari (uno perso in un incidente nel 2008), i B-2 Spirit della Northrop Grumman hanno un costo individuale ad ora di volo di 128,805 dollari. Il B-2 è l’unico asset a bassa osservabilità dell’aeronautica USA a cui è demandata la proiezione strategica. L'Air Force manterrà il B-2 in servizio attivo fino al 2058. Ancora oggi, la spina dorsale dell’USAF si basa sul bombardiere strategico a lungo raggio Boeing B-52, che effettuò il suo primo volo nel 1952. Dei 744 B-52 costruiti, ne restano in servizio soltanto settantasei, tutti aggiornati alla configurazione H. Il B-52 non è stato pensato per penetrare le difese nemiche moderne, ma per trasportare i missili da crociera nucleari a lungo raggio e per il bombardamento in ambienti permissivi. Costa 67,005 dollari ad ora di volo.

L’intera linea supersonica Rockwell International B-1B Lancer è stata denuclearizzata, ma è una piattaforma in grado di volare per dieci ore senza rifornimento e trasporta 84 bombe da 500 libbre (240 kg). Progettato per bombardare l’Unione Sovietica si è trasformato in una piattaforma di supporto alle truppe sul terreno in Iraq. Richiede una spesa di 58,488 dollari ad ora di volo. Restano in servizio sessanta bombardieri B1-B sui 102 costruiti.

La quota operativa del B-1 lo rende meno vulnerabile dell’A-10. Quest’ultimo è stato schierato in quasi tutti i contesti che hanno visto impegnati gli americani. A-10 che ancora oggi non sono utilizzati in ruoli offensivi bensì di esclusiva copertura. L’A-10, però, ha un costo ad ora di volo di appena 17,227 dollari.

L’F-22 Raptor, il miglior caccia del pianeta ed unica piattaforma di quinta generazione operativa, ha un costo di 59,166 dollari ad ora di volo. E’ stato costruito in soli 186 esemplari, ma soltanto 123 sono convertiti al combattimento. Il resto dei caccia sono classificati come macchine di inventario, destinati ad attività di test o fuori servizio. Ad oggi, considerando le minacce attuale ed i contesti dove è necessaria la presenza di una piattaforma di quinta generazione, l’Air Force avrebbe bisogno di almeno 382 Raptor.

Per la superiorità aerea, l’USAF mantiene operative sia le flotte F-15 E (27,203) C/D (38 mila dollari circa) che quelle F-16C/D, (mediamente 20 mila dollari ad ora di volo).

La flotta McDonnell Douglas KC-10 Extender, infine, costa 20,416 dollari ad ora di volo.

(foto: U.S. DoD)