"Abbiamo 14 basi sotterranee segrete. Se qualcuno ci attaccasse lanceremmo i nostri missili custoditi all’interno”. A poche ore dalla decisione di Mosca di schierare una linea difensiva S-400 a protezione degli avamposti russi in Siria, a seguito dell’abbattimento del Su-24 ad opera del governo di Ankara, l’Iran (alleato del Cremlino e di Assad) comunica al mondo tramite il generale del Corpo delle Guardie della rivoluzione islamica Hossein Salami, di disporre di un numero imprecisato di missili collocati a diverse profondità nel terreno: da un minimo di 30 ad un massimo di 500 metri.
Ha aggiunto Salami “Se qualche paese dovesse attaccare l’Iran, riceverà in rappresaglia i nostri missili, lanciati in modo automatizzato dalle nostre 14 basi segrete. Quella mostrata al mondo poche settimana fa, era solo una delle nostre basi sotterranee più antiche. I nostri missili più moderni sono stati depositati nelle basi tecnologicamente più avanzate”.
Lo scorso 11 ottobre, l'Iran ha testato con successo un nuovo missile a balistico a lungo raggio chiamato “Emad”. Ritenuto una variante dello Shahab-3, presenta un nuovo sistema di guida e controllo avanzato il che lo renderebbe come il primo missile balistico a raggio intermedio di precisione dell’Iran. Proprio sul nuovo missile, il commento del ministero della Difesa è stato chiaro: "Per rafforzare la nostra difesa, non dobbiamo chiedere il permesso a nessuno ed il nuovo ‘Emad’ è chiaro esempio dei nostri programmi in via di sviluppo”.
I funzionari iraniani hanno sempre sottolineato che “la difesa del paese non può essere influenzata dall'accordo sul nucleare siglato con le potenze mondiali il 14 luglio scorso con la risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite”. Il 15 ottobre scorso, in un rarissimo momento di apertura, gli iraniani mostrarono al mondo una delle basi segrete della Forza Aerospaziale del Corpo delle Guardie della rivoluzione islamica (vedi articolo "Iran: portaerei, supercaccia e basi segrete alla James Bond"). Realizzata a 500 metri sotto una catena montuosa del territorio iraniano ospita missili balistici Qadr e Shahab. La struttura sotterranea mostrata in televisione è “soltanto una delle numerose basi missilistiche segrete sparse per il paese. Ogni base statunitense nel Medio Oriente è alla portata dei missili iraniani”.
La rivelazione delle basi sotterrane arrivarono dopo l’importante accordo raggiunto da Iran e il cosiddetto P5 + 1 (Stati Uniti, Regno Unito, Russia, Cina, Francia e Germania) sul programma nucleare. Secondo l'accordo, le sanzioni internazionali contro l'Iran saranno abolite in cambio di restrizioni che, almeno in teoria, dovrebbero impedire al paese di sviluppare una bomba atomica.