Commandos curdi supportati da alcune squadre della Delta Force hanno fatto irruzione in una struttura dello Stato Islamico nei pressi di Hawija, venerdì sera, eliminando numerosi terroristi. E’ quanto ha dichiarato il comandante della polizia di Kirkuk all’agenzia curda Rudaw. Da rilevare che il Pentagono non ha ancora commentato il raid, anche se la notizia dell’incursione ha ormai fatto il giro del mondo.
Le numerose squadre coinvolte, supportate da elicotteri pesanti e cannoniere in ruolo di copertura, hanno fatto irruzione alle 23 di venerdì scorso, nel tribunale della città di Riyadh, a est di Hawija. L‘obiettivo della missione era quella di liberare i prigionieri trattenuti all’interno della struttura. Secondo la polizia di Kirkuk, numerosi terroristi sono stati eliminati.
La Delta Force avrebbe eliminato anche Hussein Umair Assafi, comandante della prigione. Non si hanno informazioni sul numero dei soldati curdi peshmerga liberati. Il commando USA, considerando che il raid è avvenuto venerdì scorso, non ha riportato alcuna perdita.
Questa è la seconda operazione contro lo Stato Islamico, in poco meno di due mesi, condotta dai reparti speciali USA. In una simile operazione, lo scorso ottobre, le forze speciali americane e curde hanno preso d'assalto una prigione a Hawija e liberato 70 ostaggi. In quel frangente, gli USA persero anche un elemento della Delta, il sergente Joshua Wheeler.
L’operazione è stata condotta dalla Delta Force, anche se questa non figurerà nel rapporto del Pentagono che si attende a breve. In realtà, l’esercito americano non riconosce nemmeno l’esistenza della Delta, così come altre unità top secret che gli stessi americani ignorano. Questi team sono alle dirette dipendenze del Joint Special Operations Command e hanno svolto alcune delle maggiori operazioni in Afghanistan, Iraq e Siria. A differenza dei pubblicizzati (ed in patria amati) SEAL della Marina, della Delta Force non si sa praticamente quasi nulla.
Sappiamo che operatori Delta sono entrati in azione l'11 settembre del 2012 nella missione di salvataggio del personale del Dipartimento di Stato, durante l’attacco all'ambasciata americana a Bengasi, in Libia. I Delta hanno catturato anche Ahmed Abu Khattala, uno dei terroristi coinvolti nella pianificazione dell’attacco, nel giugno del 2014. Un mese dopo quella operazione, un commando della Delta Force entrò in azione nel tentativo di salvare un certo numero di ostaggi americani in Siria, tra cui l’operatrice umanitaria americana Kayla Mueller ed il giornalista James Foley. La Missione fallì con la morte di Mueller e Foley. Un commando Delta ha eliminato Abu Sayyaf, in Siria, catturato la moglie e liberato la schiava della coppia.
Dopo il fallimento dell’operazione Eagle Claw, nel 1980, in Iran, tutte le unità dell’antiterrorismo americano furono riviste, rielaborate e plasmate. I Delta sono stati utilizzati nelle invasioni di Granada e Panama e nella ricerca del dittatore panamense Manuel Noriega. Nel 1993, la Delta subì una dura lezione in Somalia nel fallito assalto che avrebbe dovuto portare all’azzeramento della catena di comando del signore della guerra Mohammed Farah Aidid. In quella missione (pianificata in modo del tutto “superficiale”), morirono 18 soldati americani: tra questi cinque Delta. Dopo l'11 settembre, la Delta Force è stata utilizzati per eliminare i leader di al-Qaeda e dei talebani in Afghanistan.
Delta, Seal ed altri team del JSOC dispongono di un budget praticamente “illimitato” che non può essere decurtato per legge. Dallo scorso ottobre che tutti i reparti speciali USA hanno ricevuto carta bianca nella lotto contro il terrorismo globale.
La prigione dove ha perso la vita il sergente Joshua Wheeler è stata rasa al suolo subito dopo il raid da un pesante bombardamento a tappeto. “L’Air Force ed i Marine gli hanno lanciato contro tutto ciò che avevano in volo in quel momento”. In questo modo è stato onorato il valoroso operatore dei reparti speciali.
(foto: Navy SEALs)