“Siamo stati noi ad abbattere l’aereo di linea russo, presto forniremo le prove di ciò che abbiamo compiuto. Che il governo egiziano provi a dimostrare il contrario”. E’ quanto hanno dichiarato dallo Stato Islamico, in una registrazione audio pubblicata poche ore fa sui canali social utilizzati dai terroristi.
Il ramo militante nella penisola del Sinai, nella voce (presumibilmente) di Abu Osama al-Masri, afferma che a breve il mondo conoscerà il modus operandi dell’Isis. La registrazione, dal titolo “L’abbiamo abbattuto sono morti avvolti dalla nostra rabbia”, non prova comunque il coinvolgimento del movimento fondamentalista. Lo stesso sito Amaq, vicinissimo ai terroristi, avrebbe chiesto a questi ultimi (tramite canali preferenziali) di fornire le prove dell’abbattimento.
Al-Masri, che già in passato ha effettuato registrazioni per il gruppo, nell’audio sottolinea anche che l’attentato si è verificato esattamente un anno dopo l’impegno di fedeltà siglato con Abu Bakr al-Baghdadi. I dati di volo raccolti dal sito Flightradar24 hanno dimostrato che l’aereo diretto da Sharm el-Sheikh a San Pietroburgo, con a bordo 222 persone, ha raggiunto i 31,000 piedi prima di perdere violentemente potenza ed iniziare la discesa verso il suolo a quasi 500 km/h. Gli ultimi 26 secondi dell’Airbus 321, nei dati decodificati poche ore fa, rivelano informazioni dettagliate e compatibili con un improvviso incidente catastrofico, anche se non si può ancora stabilire se sia stato causato da una bomba, da un errore meccanico, da un cedimento strutturale o da un impatto esterno. Il transponder dell'aereo, rivela che l'aereo ha raggiunto il suo obiettivo di crociera alle 06:13 quando ha iniziato la sua discesa fatale.
In quei tragici 26 secondi, l’aereo perde quota sempre più rapidamente fino alla perdita del segnale. Ci sarebbero forti indizi su un presunto cedimento strutturale del velivolo. Lunedì scorso, il Pentagono ha rivelato che un satellite spia americano avrebbe individuato un grande "lampo di calore" proveniente dalla posizione dell’aereo. Mancherebbe, però, una qualsiasi scia di calore che proverebbe il lancio di un missile terra-aria. Ritornando al messaggio audio del ramo militante nella penisola del Sinai, quasi certamente si tratta di propaganda ad uso interno. Se così non fosse, si potrebbero aprire retroscena fino ad oggi nemmeno immaginati.