ISIS: ucciso Omar il ceceno, comandante della Libia

(di Franco Iacch)
14/07/16

Abu Omar al-Shishani, all’anagrafe Takhan Tayumurazoch Batirashvili, sarebbe stato ucciso durante un raid aereo avvenuto a sud di Mosul. La notizia è stata diramata da Amaq, agenzia di stampa legata allo Stato islamico. Al-Shishani “avrebbe raggiunto il martirio” nei pressi della città irachena di Shirqat, a 100 km dalla roccaforte Mosul. Il Pentagono sta verificando tali dichiarazioni.

Più volte, in passato, l’uomo era stato dichiarato morto. Nel novembre del 2014 anche il leader ceceno Ramzan Kadyrov aveva dichiarato la morte di al-Shishani. Il Dipartimento della Difesa USA aveva messo sulla sua testa una taglia di 5 milioni di dollari. Le ultime notizie su al-Shishani risalgono a pochi mesi fa, quando era stato promosso a nuovo comandante dello Stato islamico in Libia.

Ritenuto uno dei più abili reclutatori dello Stato islamico, Abu Omar al-Shisani era uno dei terroristi ceceni più ricercati al mondo. Nato l’undici gennaio del 1986 a Birkiani, è stato addestrato dalle forze terrestri georgiane dove ha raggiunto il grado di sergente. Veterano pluridecorato della guerra russo-georgiana nel 2008, si segnalò nella ricognizione in territorio ostile.

Dimesso nel 2010 perché ritenuto non più idoneo al servizio militare, fu profondamente scosso dalla morte della madre avvenuta per cancro. Arrestato pochi mesi dopo per possesso illegale di armi da fuoco, consacrò in prigione la sua voglia di Jihad. Raggiunta la Siria, divenne comandante della brigata Muhajirīn nel 2012, coordinando anche alcune operazioni del Fronte al-Nuṣra contro alcune basi missilistiche di Assad. La consacrazione al califfo avvenne alla fine del 2013.

Abu Omar al-Shisani era ritenuto uno dei migliori comandanti ceceni dello Stato islamico. Noto per la sua barba rossa e per le esecuzioni sommarie ordinate nel nord della Siria. Poche ore dopo il suo arrivo a Sirte, le autorità locali pubblicarono due liste contenenti i nomi di quanti sarebbero stati mutilati o giustiziati per aver trasgredito le leggi dello Stato islamico.

Se la morte venisse confermata ufficialmente, i messaggi sui canali vicini ai terroristi sembrano essere inequivocabili in tal senso, la Libia sarebbe attualmente senza comandante in capo.