Il sottomarino classe Dolphin II, il “Rahav”, dopo aver completato le prove nel Mar Baltico e nel Mare del Nord, ha lasciato il cantiere Thyssen-Krupp Marine Systems (TKMS) a Kiel, in Germania ed entrerà in servizio con la Marina israeliana entro gennaio.
I nuovi sottomarini classe Dolphin II sono molto più moderni ed il 28% più grandi dei Dolphin I. Israele ha già in servizio il primo sottomarino Dolphin II, il “Tanin”, operativo ad Haifa con lo‘Shayetet 7’, flottiglia dell’IDF composta esclusivamente da sottomarini.
La linea Dolphin, pesante il doppio della classe “Gal” che sostituisce, è ritenuta una delle più avanzate al mondo. Il “Tanin” (coccodrillo) ed il “Rahav” (Demone) sono stati acquistati dalla Germania nel 2012.
“I sottomarini forniscono un vantaggio fondamentale nelle operazioni top-secret per infiltrare ed esfiltrare elementi dei reparti speciali. Il sommergibile è un ottimo strumento di spionaggio, ma se scoppiasse una guerra, diverrebbe la principale piattaforma d’attacco contro il nemico che non conoscerebbe mai la sua posizione”. Usarono queste parole dall’esercito israeliano, nel presentare, due anni fa, i nuovi sottomarini classe Dolphin II.
E’ opinione comune che Israele, con la nuova classe Dolphin II, si sia dotata dei migliori sommergibili convenzionali al mondo. Il sesto ed ultimo sottomarino classe Dolphin dovrebbe diventare operativo nel 2019. E’ risaputo che tutti i Dolphin hanno la capacità di imbarcare testate nucleari. La classe “Dolphin” infatti, ha conferito ad Israele capacità di “First strike” (attacco nucleare preventivo) e “Second strike” (capacità di risposta nucleare ad un attacco preventivo del nemico).
Ovunque ed in ogni momento – hanno sempre affermato da Israele nel loro tipico stile – ci potrebbe essere un nostro sottomarino pronto a far fuoco.
I Dolphin II, dietro esplicita richiesta del governo israeliano, sono stati dotati della propulsione indipendente dall’aria o AIP. I sistemi AIP consentono al sottomarino non nucleare di operare senza l’utilizzo dell’aria esterna. Mentre per il reattore di un sottomarino nucleare si deve pompare continuamente liquido di raffreddamento, generando una certa quantità di rumore rilevabile, i battelli non nucleari alimentati a batteria con sistema AIP, navigherebbero in silenzio. Un sottomarino propulso con sistema AIP, potrebbe operare per missioni di pattugliamento o deterrenza per 30/40 giorni.
Gli Stati Uniti, dopo alcuni esperimenti, hanno deciso di continuare con la propulsione nucleare. Nonostante alcune specifiche siano note, altre sono coperte da segreto militare.
Secondo alcuni rapporti, i Dolphin disporrebbero di dieci tubi lanciasiluri: sei da 533 millimetri e quattro da 650 millimetri. Una scelta, quest’ultima, che se venisse confermata rappresenterebbe un unicum nel panorama occidentale. Soltanto la marina sovietica si era dotata di siluri pesanti che richiedevano tubi da 650 millimetri. Appare evidente che quei tubi da 650 millimetri sono stati pensati per lanciare missili da crociera. Sappiamo che gli israeliani hanno sviluppato il missile “Popeye Turbo” in grado di colpire un bersaglio a 1600 km di distanza con una testata nucleare da 200/250 Kilotoni.
Il concetto di ridondanza israeliano si basa due sottomarini in servizio deterrente a copertura di possibili bersagli: uno nel Mar Rosso ed uno nel Golfo Persico. Un terzo è sempre in stand-by. La loro profondità operativa dichiarata si attesta sui 200 metri ad una velocità massima di 25 nodi (solo per i Dolphin II). Ogni Dolphin ha un costo di 650 milioni di euro. Berlino ha interamente coperto i costi di costruzione per i primi due sottomarini classe Dolphin I: il capofila Dolphin ed il Leviathan. La Germania ha poi coperto anche un terzo dei costi per altri tre sottomarini: il Tekumah ed i nuovi Dolphin II, il Tanin (foto) ed il Rahav. Il sesto sottomarino, infine, costerà ai contribuenti tedeschi 135 milioni di euro.
La linea Dolphin sostituisce la precedente classe Gal (formata da tre sottomarini), costruita nel 1970 presso il cantiere Vickers, in Gran Bretagna, sulla base dei progetti tedeschi ‘206’. Ad oggi soltanto un “Gal” rimane in riserva. Sarà demolito entro i prossimi due anni così come avvenuto per l’intera classe.