Un soldato appartenente alle SAS britanniche ha ucciso a fil di lama tre combattenti del 'califfato nero' nel corso dell'ultima offensiva sulla roccaforte di Fallujah.
Lo specialista della SAS era alla guida di una squadra di soldati iracheni impegnati ad eliminare un cecchino asserragliato in una vecchia fabbrica abbandonata quando è rimasto vittima di un'imboscata da parte di combattenti dell'IS.
In posizione di copertura per permettere l'evacuazione dei feriti, il sergente dello Special Air Service - con 15 anni di esperienza in combattimento - è rimasto a corto di munizioni e stava per essere catturato. Solo allora ha sfoderato il khukurī, il famigerato coltello dei Royal Gurkha Rifles, decapitando con un colpo secco il primo uomo e uccidendone altri due. Durante la fuga ha inflitto gravi ferite ad altri 4 militanti islamici ed è tornato tra le sue fila completamente coperto di sangue. I soldati iracheni - che lo credevano gravemente ferito - si sono freddamente sentiti rispondere "il sangue non è mio".
Ora attende di essere premiato con un encomio per il coraggio da parte dell'Esercito iracheno: ha salvato la vita a quattro uomini.
Tra i Gurkha esiste una regola: una volta portato un khukurī (खुकुरी) in battaglia (coltello nepalese lungo 40 cm) la sua letale lama ricurva deve saggiare il sapore del sangue del nemico; altrimenti il suo proprietario dovrà bagnarla con il proprio prima di riporlo nel fodero. Non essendo dotazione abituale delle SAS, il coltello è stato probabilmente donato da un altro soldato Gurkha in ricordo di quando anche lui serviva nelle Brigate Gurkha.
I Royal Gurkha Rifles, corpo d'élite al servizio di Sua Maestà composto esclusivamente da soldati nepalesi è formato da 4 reggimenti. Dal 1815, durante l'espansione dell'Impero, la Gran Bretagna iniziò ad arruolare nel British East India Company soldati nepalesi per le loro invidiabili e ammirevoli doti di combattenti. ll loro nome, "Gurkha", deriva dal guerriero hindu 'Gorakhnath', originario della città collinare di Gorkha (nella foto sotto una vista dalla fortezza di Gorkha), da cui il regno nepalese iniziò la sua espansione. Da allora i Gurkha hanno fedelmente combattuto per i britannici in tutto il mondo, ottenendo 13 Victoria Cross e partecipando a 2 guerre mondiali, alla guerra della Falkland, nei Balcani, Sierra Leone, Iraq e Afghanistan.
Citiamo un altro episodio che i terroristi in Afghanistan ricordano bene: Il sergente Dipprasad Pun, la notte del 25 marzo del 2011, era di sentinella nei pressi di Babaji nella provincia di Helmand, nel sud dell'Afghanistan, quando fu attaccato da cinquanta terroristi, convinti di una facilissima preda. E fecero il loro primo sbaglio.
Dipprasad Pun era un pluridecorato soldato dei Gurkha. Dei cinquanta terroristi che lo attaccarono, in trenta non fecero mai più ritorno a casa, in venti fuggirono. Il militare sparo tutti i suoi 400 colpi in dotazione, lanciò diciassette bombe a mano e fece esplodere una mina. Finiti i proiettili, passò ai due khukurī. Questo fu il secondo sbaglio: lo affrontarono corpo a corpo. Gli insorti fino a quel momento, ignoravano anche il motto dei Gurkha, “Meglio morire che vivere da codardi”. E fu il loro ultimo errore.
(foto: web / Difesa Online)