Il 28 ottobre, con un comunicato congiunto, le Forze Armate degli Stati Uniti d'America e le Forze di Autodifesa Giapponesi hanno dato il via all'esercitazione “Keen Sword”, manovra bilaterale che si svolge ogni due anni nelle terre del Sol Levante. L'attuale e diciannovesima manovra operativa di questo tipo vede la partecipazione di 10.000 militari americani e 47.000 nipponici oltre ad un numero imponente di mezzi navali ed aerei, con una componente terrestre/anfibia di supporto.
Tra le unità americane presenti all'esercitazione si contano: elementi della Flotta del Pacifico, Comando Forze Americane in Giappone, 7a Flotta, 5a Forza Aerea, 374o stormo da trasporto, 18o stormo, 35o stormo caccia e III Forza di Spedizione dei Marines. Per la prima volta parteciperanno anche due vascelli della Forza Reale Navale Canadese (Royal Canadian Navy) mentre osservatori provenienti da diversi paesi partner potranno monitorare l'andamento delle esercitazioni.
Nelle parole del generale Jerry P. Martinez, comandante delle Forze Americane in Giappone: “Keen Sword darà alle Forze Armate degli Stati Uniti e alle Forze di Autodifesa Giapponesi l'opportunità di praticare esercitazioni aeree, marittime ed anfibie necessarie per la difesa del Giappone e per la sicurezza regionale. Allo stesso tempo, l'esercitazione rappresenta una visibile dimostrazione della forza e durevolezza dell'alleanza Nippo-Americana e del nostro comune obiettivo a mantenere libera ed aperta la regione dell'Indo-Pacifico”. Riguardo alla novità assoluta della partecipazione dei Canadesi alle manovre nippo-americane, il generale Martinez ha ulteriormente commentato: “Questi sviluppi rappresentano un segnale positivo del nostro interesse condiviso ad espandere le partnerships e ad aumentare la collaborazione multilaterale nell'Indo-Pacifico”.
A questo punto non si può non pensare che il destinatario principale della “prova di forza” sia proprio la Cina, colpevole secondo Washington e Tokyo di portare avanti una politica espansionista ed intransigente che, nel suo obiettivo di giungere al controllo totale delle isole del Mar Cinese Meridionale e di Taiwan, punta a sconvolgere gli equilibri di potere in un'area del mondo assolutamente vitale nei disegni strategici tanto degli Stati Uniti che del Giappone. Intanto, nel Mar Cinese Meridionale, le flotte di cacciatorpediniere cinesi ed americane si sfidano in pericolose prove di forza senza quartiere.
Vista dall'alto, la scacchiera strategica del Mar Cinese Meridionale e di quello Orientale assomiglia sempre di più ad un pericoloso risiko dal risultato finale imprevedibile.
(foto: U.S. Navy)