L’M-346FA, un caccia da attacco al suolo per l’Aeronautica Militare

(di Tiziano Ciocchetti)
25/10/18

L’Aeronautica Militare schiera attualmente 18 velivoli da addestramento T-346 MASTER, in forza al 61° Stormo.

Vista la riduzione del numero di F-35 da acquisire e la necessità di sostituire gli AMX GHIBLI, ormai in servizio, pur nella versione aggiornata, da oltre trent’anni, sarebbe auspicabile l’immissione in servizio anche della versione d’attacco e ricognizione denominata M-346FA.

Presentato all’Air Show di Dubai lo scorso anno, l’M-346FA (Fighter Attack), sviluppato e prodotto dalla Divisione Velivoli di Leonardo, è un velivolo in grado di svolgere missioni di appoggio ravvicinato al suolo e di ricognizione in profondità. Le caratteristiche tecniche della versione FA comprendono l’aggiornamento dell’avionica, sette punti d’attacco per l’armamento (di cui due alle estremità alari per poter montare i missili aria-aria a corto raggio IRIS-T per l’autodifesa), piene capacità dual role. Inoltre è equipaggiato con il radar per il controllo del tiro GRIFO-346 nonché la possibilità di utilizzare una grande varietà di armamenti aria-superficie (fino a 2.000 kg di bombe a guida laser/GPS e non guidate), pod esterni con cannoni da 30 mm, designatori laser per bersagli LIGHTING II.

Il sistema di autoprotezione è assicurato dal DASS (Defensive Aid Sub System) che comprende un radar warning receiver, dispenser di chaff e flare, oltre al MAW (Missile Approach Warning), dotato di sei sensori con copertura a 360° contro eventuali attacchi missilistici.

Manovrabilità, buona autonomia (estensibile con il rifornimento in volo), ottima visibilità nel volo a bassa quota, bassi costi operativi e gestionali. Queste sono solo alcune delle peculiarità che rendono l’M-346FA un eccellente vettore d’attacco al suolo per l’Aeronautica Militare.