Grandi manovre nel Mar Cinese Meridionale. La portaerei americana John C. Stennis si è unita alle navi da guerra giapponesi ed indiane per prendere parte ad una imponente esercitazione nel tratto di mare che Pechino considera il suo 'cortile di casa'.
La portaelicotteri della Kaijō Jieitai (forza di autodifesa marittima) giapponese e diverse fregate della Bhāratīya Nāu Senā (marina militare) indiana, si sono riunite al largo delle isole Okinawa. Una dimostrazione di forza nei confronti di Pechino e delle sue rivendicazioni nel Mare Cinese Meridionale.
La USS John C. Stennis (CVN-74), portaerei a propulsione nucleare classe Nimitz che imbarca 4 squadriglie di cacciabombardieri F/A-18 e due squadriglie equipaggiate per la electronic warfare, è in pattugliamento nel Mar Cinese e fungerà da esca durante l'esercitazione che si protrarrà per 8 giorni.
Le rivendicazioni della Cina, impegnata in una fitta opera di militarizzazione delle sue basi avanzate ed in continua attività con i suoi sottomarini nelle acque al di fuori della propria giurisdizione, da tempo preoccupano tutti gli attori regionali: Vietnam, India, Brunei, Thailandia, Indonesia.
Questa esercitazione, insieme all'annuncio che l'U.S. Navy invierà ulteriori unità da battaglia della Third Fleet in Asia orientale 'per cooperare con la settima flotta giapponese', sono un messaggio chiaro che gli USA inviano a Pechino: il campo non è libero.
(foto: U.S. Navy)