Tensione nel Mar Cinese Orientale. Secondo il Ministero della Difesa Nazionale della Cina, il 17 giugno scorso due caccia F-15 della Japan Air Self-Defense Force, avrebbero “inquadrato” due Sukhoi Su-30 cinesi, in pattugliamento di routine ad est del Mar Cinese Orientale.
I nostri caccia – si legge in una nota dell’Information Bureau cinese – stavano effettuando un pattugliamento di routine nell’ Air Defense Identification Zone (dichiarata unilateralmente dalla Cina alla fine del 2013), quando sono stati avvicinati da due F-15 giapponesi. I caccia della JASDF – aggiungono dal Ministero della Difesa cinese – hanno attivato i loro radar di controllo di tiro ed inquadrato i nostri Su-30. Erano pronti – scrivono testualmente dall’Information Bureau cinese – a fare fuoco.
“I nostri Su-30 hanno reagito adottando misure difensive e manovre tattiche, preparandosi ad ingaggiare i caccia giapponesi che, però, una volta capite le nostre intenzioni, hanno abbandonato l’area. Sarebbe opportuno evitare tali azioni provocatorie che potrebbero causare spiacevoli incidenti e possibili perdite. Nutriamo speranze affinché i nostri paesi possano trovare un accordo per evitare incidenti non intenzionali, sia in aria che in mare”.
Il vice capo di Gabinetto giapponese, Koichi Hagiuda, nega le accuse cinesi. Secondo il funzionario governativo, l’incidente non sarebbe mai avvenuto.
(foto: Japan Air Self-Defense Force)
