NATO: I gallesi arrivano ad est

(di Paolo Palumbo)
08/11/17

Il 2016 è stato un anno storico per la NATO: durante il summit tenutosi a Varsavia le forze del Patto Atlantico hanno deciso di installare delle basi permanenti nell’est Europa al fine di "rassicurare" gli alleati baltici in Estonia, Lituania, Lettonia e Polonia. Era dai tempi della Guerra Fredda che le forze della NATO non impiegavano contingenti così numerosi nell’est Europa.

Dall’inizio del 2017 l’esercito britannico ha assunto il comando della forza multinazionale dell’Enhanced Forward Presence (eFP) schiarata in Estonia. Il personale impiegato ammonta a circa 800 uomini che seguono turni di rotazione insieme alle forze danesi, francesi ed estoni. Fino ad ottobre, il grosso dell’esercito inglese è stato rappresentato da 120 fucilieri del 5° Rifles unitamente ad elementi meccanizzati dei Queen’s Royal Hussars, della Royal Artillery, Royal Engineers e Royal Logistic Corps.

Dai primi giorni di ottobre il 5° è stato rilevato dal 1° battaglione dei Royal Welch Fusiliers (400 uomini complessivi) i quali si sono acquartierati nei pressi di Narva. Dopo un lungo periodo di addestramento in Canada e Inghilterra, i gallesi del comandante, tenente colonnello Owen Luke, si sono messi a disposizione della NATO: "We now look forward – ha spiegato l’ufficiale – to training and operating with the 1st Estonian Infantry Brigade and our French and Danish allies as part of NATO’s wider defensive posture across the Baltic states and Poland." La copertura aerea per i fucilieri gallesi è garantita da quattro caccia Typhoon della RAF pronti al decollo dalla base aerea estone.

Un’altra aliquota britannica è invece schierata in Polonia con 150 uomini appartenenti allo squadrone B di cavalleria leggera dei Light Dragoon, anche conosciuti come la “Northern Cavalry”, i quali però rispondono ad un gruppo di battaglia a guida statunitense.

(foto: British Army)