La portaerei russa Admiral Kuznetsov sarà in battaglia contro lo Stato islamico per quattro mesi a partire dal prossimo ottobre. Le attività di volo proseguiranno fino al mese di gennaio del prossimo anno, il vettore sarà operativo con il suo relativo gruppo da battaglia dal Mediterraneo orientale. E’ quanto dichiarano da Mosca all’agenzia di stampa ufficiale russa Tass.
Si legge nella nota: "Lo Stato Maggiore ha allestito un piano per il rischieramento operativo del vettore nella Repubblica araba siriana”.
Dal Cremlino rilevano che la Kuznetsov sarà schierata poco distante dalla costa siriana, così da consentire al gruppo aereo imbarcato di completare tutte le attività militari programmate. Il gruppo di volo della portaerei russa si coordinerà con la forza aerea di stanza nella base di Hmeymim.
Lo Stato Maggiore russo rivela anche il numero degli aerei imbarcati sul vettore: 15 caccia tra Su-33 e MiG-29K/KUB (foto) e dieci elicotteri Ka-52K, Ka-27 e Ka-31. Il futuro gruppo aereo imbarcato della portaerei russa Admiral Kuznetsov, la settimana scorsa ha concluso ufficialmente il suo periodo di addestramento a terra presso la struttura di abilitazione di Novofedrorovka. I piloti hanno condotto più di 150 decolli e atterraggi sia sulle piattaforme d’addestramento Su-25UTG che sui caccia multiruolo imbarcati Su-33. È la prima volta che il centro di formazione viene utilizzato dopo gli aggiornamenti relativi alle operazioni di regolamentazione e di certificazione. Il centro di formazione in Crimea è stato per anni unico nel suo genere per i piloti della Flotta del Nord. Un nuovo centro di addestramento è stato allestito a Yeysk, nel territorio di Krasnodar. Nei prossimi mesi, la base di Yeysk, sulla riva del Mar d'Azov, diverrà la principale struttura di abilitazione per i gruppi aerei imbarcati russi.
Dopo il pattugliamento nel Mediterraneo, la Kuznetsov entrerà in cantiere per lavori di rifacimento dell’intero ponte di volo, con sostituzione del rivestimento e del sistema di decollo ed atterraggio. Tali interventi, fissati per l’inizio del 2017, dureranno tre anni. La portaerei si trova attualmente in addestramento nel Mare di Barents dopo le riparazioni presso il cantiere 82, a Roslyakovo, nella regione di Murmansk. L'Admiral Kuznetsov ha subito lavori agli apparati elettro-meccanici e sono stati sostituiti alcuni componenti della trasmissione della nave. L’incrociatore pesante portaeromobili missilistico, utilizza il sistema Short Take Off But Arrested Recovery o STOBAR per il decollo e l’atterraggio dei velivoli.
Costruito presso il Cantiere Mykolaiv Sud (oggi Ucraina) a metà degli anni ‘80, l'Admiral Kuznetsov è divenuta pienamente operativa solo nel 1995, a causa dei drastici tagli al bilancio della Difesa russo a seguito del crollo dell'Unione Sovietica. La nave, progettata per colpire grandi bersagli di superficie e proteggere le rotte marittime dagli attacchi nemici, è in grado di trasportare un massimo di 52 velivoli ad ala fissa e rotante ed l'unica al mondo a poter operare anche alle latitudini polari. Il gruppo aereo imbarcato comprende Su-25 UTG, Su-33 (Flanker-D), MiG-29K/KUB ed elicotteri Ka-27 e Ka-29.
Sebbene progettata per operare in modo indipendente, il ritorno mare della Admiral Kuznetsov riceverà particolare attenzioni dall’Ammiragliato russo per l’allestimento del suo carrier battle group. Scontata la presenza di almeno due cacciatorpediniere della classe Sovremenny ed Udaloy, in una manifestazione di potenza (ed indubbio fascino), il Cremlino potrebbe optare per concedere alla Kuznetsov il gruppo da battaglia dell’incrociatore lanciamissili pesante a propulsione nucleare Pyotr Veliky, ammiraglia della Flotta del Nord. In mare dallo scorso maggio dopo due anni di lavori di ammodernamento, è normalmente scortato da cinque cacciatorpediniere. L’ultimo viaggio del Pyotr Veliky risale al gennaio del 2014, durante un esercitazione nel Mediterraneo. In quel frangente, restò in attività per sette mesi.
Il Pyotr Veliky è la più grande nave da guerra a propulsione nucleare del mondo, equipaggiata con missili antinave Granit e di difesa Fort, versione navale dell’S-300. Nel 2019 l'incrociatore pesante entrerà nuovamente in cantiere per ulteriori interventi mirati all’implementazione dei missili ipersonici Tsirkon. Il primo pattugliamento con missili ipersonici dovrebbe avvenire entro il 2022.
Gli incrociatori missilistici da battaglia a propulsione nucleare classe Kirov sono le più belle navi dell’era sovietica. Ne sono state costruite quattro (soltanto una è attiva, due “dovrebbero” essere rimesse in servizio entro il 2020, mentre la quarta è stata demolita) e rappresentano la massima espressione sovietica delle navi da battaglia di prima linea. Il loro armamento è cosi pesante che non esiste un loro equivalente occidentale. Sarebbe corretto affermare che la classe Kirov per concezione e potenza è una via di mezzo tra le classi Ticonderoga e le Iowa americane.
Il pesantissimo armamento delle Kirov comprende, come dotazione principale, venti missili SS-N-19 Shipwreck. Parliamo di un missile antinave corazzato, dal peso di sette tonnellate, lungo dieci metri e con un raggio d’azione di 700 km. Se lanciati a sciame, i missili in grado di interagire tra di loro stabilendo la priorità. Lo Shipwreck equipaggia le Kirov, la Admiral Kuznecov ed i sottomarini nucleari d’attacco classe Oscar-II, pensati specificatamente per il ruolo di Carrier Killer. Considerando la presenza nel Mediterraneo in turnazione degli incrociatori classe Slava, la scelta del Pyotr Veliky e relativo gruppo da battaglia potrebbe essere la migliore per svariati motivi.
Scontata, infine, la presenza di un sottomarino d’attacco, probabilmente un Varshavyanka, proveniente dalla Flotta del Mar Nero.
(foto: MoD Fed. russa)