Siria, nessun aereo alleato può volare nel nord del paese: Air Force "quella zona brulica di missili russi"

(di Franco Iacch)
20/12/15

E’ chiamata in codice “Box 4” ed è un’area nel nord della Siria da 48 ore interdetta a tutti gli aerei della Coalizione. La conferma giunge direttamente dall’Air Force.

La zona, lungo il confine turco, noto come il corridoio Azaz, “brulica di missili terra-aria russi”, motivo per cui la Coalizione a guida USA, ha temporaneamente sospeso ogni tipo di attività. Considerando la capacità missilistica stratificata dei russi basata sui sistemi S-300/400, sono stati vietati temporaneamente anche tutti i voli in funzione C3 (Comando, Controllo e Comunicazioni) e ricognizione UAV.

Appare evidente che la Coalizione, lungo il corridoio Azaz, è praticamente cieca dall’aria, con analisi del contesto affidata soltanto ai satelliti militari. Il Corridio Azaz è ritenuto un fondamentale percorso per le infiltrazioni jihadiste e per le forze antigovernative. Nelle ultime settimane, i russi hanno intensificato i raid lungo il Box-4 supportati a terra dalle truppe lealiste.

Questa lungo il corridoio Azaz è la prima area interdetta (oltre alle basi operative russe) agli aerei della Coalizione a guida USA. E nelle prossime ore, altri settori della Siria potrebbero essere off limits.

I sistemi S-300/400, progettati per proteggere le aree di importanza strategica, rappresentano la punta più alta dei sistemi di difesa terra-aria russi. Ogni batteria può attaccare più di una mezza dozzina di obiettivi simultaneamente. Tra i target che i russi sono certi di riuscire ad abbattere, figura anche l'F-22 Raptor che sappiamo essere operativo nella Regione. Sistemi d’arma, sarebbe opportuno rilevarlo, che nella guerra contro lo Stato islamico non ha alcun valore tattico. Lo Stato islamico non possiede una forza aerea ed in teoria non rappresenta una minaccia per le piattaforme tradizionali tanto da giustificare il dispiegamento di sistemi a bassa osservabilità. Sarebbe corretto dire che russi ed occidentali stanno utilizzando i propri sistemi d’arma per contrastare la rispettiva controparte, dotata di moderni asset.

Da rilevare, infine, che la questione siriana rappresenta per Mosca la ghiotta opportunità di testare le sue nuove armi e la dottrina di riferimento contro un esercito moderno come quello degli Stati Uniti. L’esperienza in Siria modellerà la futura tattica russa.

(foto: Sputnik)