Poco dopo le 12 di ieri, la portaerei a propulsione nucleare Charles de Gaulle con a bordo 2000 marinai (tra questi 240 donne) ha lasciato il porto di Tolone. Tre ore dopo si è ricongiunta con la fregata classe Horizon “Chevalier Paul” e la fregata belga lanciamissili classe Karel Doorman, “Leopoldo I”.
Entro le prossime 48 ore, si uniranno la fregata anti-sommergibile classe Georges Leygues “La Motte-Piquet” solitamente rischierata a Brest, la rifornitrice “Marna” e la capofila della classe Aquitania (per quest’ultima si tratterà della prima missione in un Gruppo da Battaglia).
Entro domenica, si uniranno il cacciatorpediniere inglese classe Daring “HMS Defender” ed una fregata australiana. La Charles de Gaulle ospita 26 Rafale in configurazione di attacco al suolo. La nave è stata equipaggiata con bombe di precisione da 125/250 e 1000 kg. I primi raid saranno condotti con un armamento misto che comprenderà anche il missile da crociera ‘Scalp’, in grado di distruggere un obiettivi a 500 km di distanza. Probabile la versione strategica del sistema, la EG, particolarmente indicata per distruggere posti di comando e strutture fortificate. I Rafale si uniranno ai Mirage2000D e 2000N già schierati in Giordania. Negli Emirati Arabi Uniti si trovano altri sei Rafale.
A bordo della De Gaulle anche sette elicotteri per l’estrazione di possibili equipaggi precipitati in territorio ostile. La portaerei nucleare può percorrere fino a 1000 km al giorno. Sarà in posizione di lancio entro mercoledì prossimo.
Così come avevamo preannunciato ieri, un sottomarino francese a propulsione nucleare (facente parte del Gruppo da Battaglia della De Gaulle) si trova già in posizione d’attacco nel Mar Mediterraneo. Sarà l’ultimo vettore a ricongiungersi alle navi di superficie.