L'aviazione tedesca ha temporaneamente sospeso la consegna degli Eurofighter Typhoon in seguito alla scoperta di “non conformità” procedurali nel collegamento tra gli stabilizzatori verticali ed il corpo del velivolo. In una comunicazione al Bundestag tedesco, il ministero della Difesa ha riscontrato “irregolarità nella rimozione delle bave, eseguite non secondo le procedure standard”. Il consorzio Eurofighter ha confermato il problema.
Nella nota del consorzio, formato da Airbus Difesa e Spazio, BAE Systems e Finmeccanica, si parla di “non conformità della fabbricazione durante l'assemblaggio della pinna alla fusoliera posteriore del velivolo”. Responsabile della produzione della parti coinvolte è BAE Systems.
Il problema non riguarda la sicurezza dei voli – hanno aggiunto dal consorzio – non ci saranno limitazioni operative o riduzioni della vita della cellula.
Non la pensa così il ministero della Difesa tedesco che in una nota ha sottolineato che “la sicurezza in volo, se non nel breve periodo, potrebbe essere intaccata nel lungo termine”. Secondo il ministero della Difesa, tutti gli Eurofighter tedeschi consegnati, dalla prima tranche all’attuale 3A, soffrirebbero di tali non conformità nell’assemblaggio finale.
Il ministero della Difesa britannico ha già confermato che continuerà ad accettare le consegne ed operare con il velivolo normalmente. Gran Bretagna, Germania, Italia e Spagna sono i partner principali del programma Typhoon. Austria ed Arabia Saudita hanno in linea l’EFA. L’Oman ha già ordinato il velivolo mentre il Kuwait ha recentemente palesato l’intenzione di acquistare 24 Typhoon, ma non ha ancora formalizzato il contratto. Rispetto ai 250 Typhoon inizialmente previsti sia per Gran Bretagna che Germania, Londra e Berlino hanno ridotto l’ordine a 150 caccia a paese. Questo potrebbe, secondo il consorzio, determinare la chiusura della linea EFA 2000 per il 2018.
Ad oggi, sono stati consegnati 444 dei 599 Typhoon ordinati.
(foto: Luftwaffe)