È stato siglato il nuovo programma di assistenza militare pari a 38 miliardi di dollari nei prossimi dieci anni tra Stati Uniti ed Israele. L’attuale memorandum, fissato a 3,1 miliardi di dollari l'anno, scadrà nel 2018. È il più grande accordo di assistenza militare estero mai siglato nela storia degli Stati Uniti.
A partire dall’esercizio di bilancio 2019, gli Stati Uniti garantiranno finanziamenti per 3,8 miliardi di dollari l’anno. Il nuovo MOU, Memorandum Of Understanding, scadrà nel 2028. Israele chiedeva aiuti militari con budget ritoccato a 4/4,5 miliardi di dollari l’anno.
L’impegno per la sicurezza di Israele è irremovibile – si legge in un comunicato a firma del presidente Barack Obama - e si basa su una preoccupazione autentica e duratura per il benessere ed il futuro dello Stato di Israele.
L'amministrazione Obama premeva per cementare un nuovo accordo decennale con Israele prima della fine del mandato, soprattutto dopo aver raggiunto un accordo nucleare con l'Iran, fortemente osteggiato da Gerusalemme. Il MOU è stato firmato presso il Dipartimento di Stato dal consigliere di Israele per la sicurezza nazionale, Jacob Nagel, e Thomas Shannon, sottosegretario agli Affari Politici USA.
Nonostante le tensioni – ha sottolineato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu - le relazioni tra Israele e gli Stati Uniti sono forti e potenti. "Questo non significa che non ci sono disaccordi, ma sono cose che capitano in una famiglia. Nulla potrà influenzare la grande amicizia tra Israele e gli Stati Uniti, rapporto che si evince in questo accordo che sarà molto utile nel forgiare il potere di Israele nel prossimo decennio".
Netanyahu è in disaccordo con Obama sia per l’Iran che sulla questione palestinese. Nel nuovo programma di assistenza militare, Israele sarà obbligata a reinvestire le somme ottenute nell’industria americana. Cancellata, quindi, la possibilità (ancora in atto) di spendere parte delle somme ottenute dagli Usa nelle industrie israeliane.
I 38 miliardi di dollari saranno cosi divisi: 33 miliardi in forniture militare ed i restanti cinque per la difesa missilistica. Fino ad oggi, l’intero asset missilistico di difesa di Israele veniva finanziato separatamente dal Congresso su base annua (in totale oltre 600 milioni di dollari). Gli Stati Uniti hanno sviluppato o finanziato congiuntamente tutti e tre i livelli di difesa missilistica di Israele: Iron Dome (corto raggio), David's Sling (medio raggio) ed Arrow (lungo raggio) per una spesa complessiva di oltre 600 milioni di dollari.
Nel nuovo accordo, Israele non potrà stornare le somme ottenute per acquistare il carburante per il suo esercito.
Israele, infine, rinuncia a richiedere ulteriori fondi al Congresso, prima della scadenza naturale del contratto.
(foto: Israeli Air Force)