US Navy: riscritto piano di dismissione per sottomarini classe Los Angeles

(di Franco Iacch)
18/07/16

Il piano di dismissione dei sottomarini USA è stato rivisto. La U.S. Navy ha deciso di ritoccare il numero delle unità che nei prossimi anni saranno dismesse. Nel nuovo piano trentennale presentato al Congresso, la Marina riduce il numero delle unità che andranno in pensione a partire dal 2017, portandolo da dieci a sei.

Entro i prossimi 5 anni la U.S. Navy perderà una dozzina di sottomarini classe Los Angeles. Dalle 52 unità attualmente disponibili, la Marina arriverà ad averne 41 nel 2029. Soltanto nel 2046 la Marina degli Stati Uniti ritornerà ad avere una flotta di 51 sottomarini. Nello specifico, l’USS Jacksonville resterà in servizio fino al 2018, mentre l’USS Bremerton sarà dismesso nel 2019. L’USS Louisville andrà in pensione nel 2020 seguito dall’USS Providence nel 2021. Entro la fine dell’anno i sottomarini USS City of Corpus Christi, USS Albuquerque e USS Houston saranno dismessi. Nel 2017 i sottomarini USS Dallas ed USS Buffalo, saranno smantellati, mentre l’USS San Francisco (foto sotto) sarà riconvertito per la formazione degli equipaggi a Goose Creek, nella Carolina del Sud. I sottomarini USS Olympia, USS Louisville ed USS Helena (foto apertura) saranno inattivati nel 2020, mentre l’USS Providence ed USS San Juan andranno in pensione nel 2021. Il San Juan sarà il primo “688” improved a lasciare la flotta.

Il piano di inattivazione si basa su una serie di fattori come le necessità operative o di bilancio e, nel caso dei vettori a propulsione nucleare, la quantità di carburante presente nei reattori. Nel programma navale, inserito nel Future Years Defense Plan, la Marina prosegue l’obiettivo di una flotta complessiva di 308 unità, anche se la FSA o Force Structure Assessment è in continua evoluzione.

Attualmente, la U.S. Navy è strutturata su 276 unità. La Marina ritornerà a chiedere al Congresso maggiori livelli di finanziamento, sebbene sia già stato ribadito che “il tasso di pensionamento delle unità supera la capacità economica per rimpiazzarle”.

Nel Battle Force Inventory si precisa che “entro il 2025 la U.S. Navy raggiungerà il picco massimo a seguito delle risorse economiche stanziate con una flotta di 313 unità. Nel 2031 il numero scenderà a 300 per stabilizzarsi a 290 fino al 2046”.

Nel Future Years Defense Plan, infine, è previsto anche il programma di dismissione.

La Marina degli Stati Uniti utilizza generalmente tre metodi, definiti FMS, SINKEK e lo smantellamento classico. La Foreign Military Sale è la vendita alle forze straniere: nel Future Years Defense Plan tale voce risulta azzerata. La SINKEK prevede l’impiego delle unità come bersaglio reale in un’esercitazione. Saranno sette, nel 2017, le unità che saranno affondate dalla Marina. Le unità in rottamazione, infine, sono 27, comprese due portaerei: la USS Independence e la USS Kitty Hawk.

(foto: U.S. Navy)