Varata lo scorso 22 giugno, l’unità di supporto logistico LSS (Logistic Support Ship) VULCANO, commissionata a Fincantieri, è lunga 193 metri, con un dislocamento di 27.200 tonnellate e una velocità di 20 nodi. Unità adibita al supporto logistico della Flotta, è dotata anche di capacità ospedaliera e sanitaria grazie alla presenza di un ospedale completamente attrezzato, con sale chirurgiche, radiologia e analisi.
Inoltre può essere impiegata come nave cargo in quanto in grado di trasportare e trasferire ad altre unità navali carichi liquidi - gasolio, combustibile per velivoli, acqua dolce – e solidi come parti di ricambio, viveri e munizioni.
VULCANO può imbarcare sistemi di difesa complessi e diventare una piattaforma per apparati di sorveglianza e per la guerra elettronica.
Appare paradossale, quindi, che un’unità strategicamente fondamentale per la la nostra politica nel Mediterraneo sia stata gravemente danneggiata, il 23 luglio, da un incendio scoppiato a bordo. Le fiamme si sono propagate dalla stiva fino alla plancia, distruggendo tutti i cablaggi e l’impiantistica già installata nonché le strutture portanti della nave.
La consegna, prevista per il 2019, si è dovuta procrastinare, per il 2020. Sempre che i tempi dei lavori di riparazione vengano rispettati, in quanto si dovranno rimuovere e sostituire, con parti nuove, i ponti sottoposti ad altissime temperature. Non si capisce come ciò possa essere avvenuto in quanto sull'unità, ancora sotto la responsabilità di Fincantieri e dotato di sofisticati sistemi elettronici, ci dovevano essere delle ronde per garantirne la sicurezza. Gli investigatori dell'Arma hanno consegnato in Procura nei giorni scorsi il resoconto delle indagini: sarebbe escluso il sabotaggio, non essendo stati trovati inneschi o sostanze infiammabili.
Oltre alla LSS VULCANO, il programma pluriennale della Marina Militare, prevede l’acquisizione di un’unità da trasporto e sbarco, LHD (Landing Helicopter Dock), denominata TRIESTE con un dislocamento di 33.000 tonnellate, nonché di sette PPA (Pattugliatori Polivalenti d’Altura) classe THAON DI REVEL, con una opzione per altri tre.
Comune denominatore a tutte e tre le classi di navi è il loro elevatissimo livello di innovazione che le rende estremamente flessibili nei diversi scenari operativi. Elemento caratterizzante è il cosiddetto dual use, ovvero un doppio profilo d’impiego: quello tipicamente militare e quello in caso di calamità naturali (come per esempio per operazioni a supporto della Protezione Civile).
(foto: Fincantieri / VVFF)