Ogni anno, il 10 dicembre, si celebra la ricorrenza della celebrazione della Madonna (nera) di Loreto, patrona degli aviatori.
Da sempre si cerca un patrono per le più varie attività, e la scelta su questa patrona si deve a Papa Benedetto XV, che in data 24 marzo 1920, nominò la Beata Vergine di Loreto "Patrona di tutti gli aeronautici".
La scelta fu dovuta ad una la leggenda risalente al IV secolo. Secondo la tradizione, nel 1291, quando i crociati furono espulsi definitivamente dalla Palestina, la Casa in muratura della Madonna fu trasportata, "per ministero angelico", prima in Illiria e poi nella notte tra il 9 e 10 dicembre del 1294 a Loreto. Così da quella data il santuario di Loreto conserva, secondo un'antica tradizione, la Casa nazaretana della Madonna.
Nelle cerimonie solenni che riguardano l'Aeronautica Militare, se c'è un momento liturgico viene citata la ben nota “Preghiera dell'Aviatore” di Vittorio Malpassuti (che qui potete vedere in un disegno di Aldo Brovarone, il ben noto disegnatore-capo della Pinifarina a cui si devono tutte le più belle Ferrari della storia), ma di riferimenti alla loro stessa patrona non ce ne sono.
A dire il vero esistono, anche se se n'è persa la memoria, anche altre preghiere degli aviatori, sempre di quei tempi, specificatamente indirizzate alla Madonna di Loreto. In fondo all'articolo potete trovarne la testimonianza della loro esistenza.
Non sembrerebbe che nelle intenzioni del papa Benedetto XV ci fosse l'intenzione di riservare in esclusiva all'Aeronautica Militare questa patrona, infatti mi viene spontaneo fare un paio di considerazioni.
La prima è che nel 1920, cioè in un periodo in cui l'aviazione aveva fatto breccia nella storia del progresso dell'umanità non era ben distinto il divario fra impiego militare e civile del mezzo aereo, ed in particolare l'approccio etico al volo non era affrontato con differenze significative.
La seconda considerazione è che certamente nel 1920 l'Aeronautica Militare non era ancora nata, quindi la Madonna di Loreto è patrona di chiunque si adoperi per far volare un velivolo.
Ma questo non è affatto un problema. Anzi! Questo vuol dire che certe tradizioni e simbolismi, che fanno tanto bene allo spirito di appartenenza a una organizzazione seria e professionale quale è una forza armata, dovrebbero ancora vivere in ambiente civile, esattamente come lo fanno le Forze Armate.
Nel campo specifico dell'Aviazione Civile, relativamente alla celebrazione della tradizione della Madonna di Loreto ed altro ci provò negli anni '60 il Com.te Cerrina, che ad Orbassano, vicino a Torino, costituì una vera e propria Accademia Aeronautica Civile (detta “Rinomata scuola di pilotaggio libera a tutti”). Veramente un'iniziativa bellissima, unica e come non se ne sono mai più viste, nemmeno nelle strutture facenti capo a quella che è persino stata la nostra compagnia di bandiera.
Ben strutturata, con una pista da go-kart, una palazzina uffici, torre di controllo, foresteria ed anche una grotta (chissà che non fosse un originariamente bunker, vista la sua forma) dedicata alla Madonna di Loreto.
In effetti, secondo quello che riporta la tradizione ecclesiastica, la dimora terrena di Maria a Nazareth era costituita da due parti di cui una costitui da una grotta scavata nella roccia.
Se proprio vogliamo essere sinceri, tutte queste nobili attenzioni del Comandante Cerrina non furono ripagate da benedizione divina.
Di questa meravigliosa struttura resta la pista da go-kart, che è ancora in uso. Tutto il resto è in stato di ignobile abbandono, ma è un terreno privato e chi ne è proprietario ha ogni diritto di farne ciò che crede.
Della statua della Madonna di Loreto e della sua cripta, si racconta di una fine decisamente inquietante, riconducibile a certe pratiche che si dicono essere una delle peculiarità di Torino. Maldicenze? Chissà.
In fine, la peggiore delle disdette: il Comandante Sergio Cerrina morì ai comnadi del DC-9/30 Alitalia nell'incidente di Punta Raisi, e per molto tempo gli fu ingiustamente attribuita la responsabilità così come i resti di una simile tragedia furono posti a mo' di pubblicità di un demolitore di automobili locale.
Detto questo, non voglio che questo mio scritto possa essere frainteso nell'avere intenti blasfemi (analogamente riconducibili al mio essere torinese) o per ridicolizzare una tradizione.
Scopo di questo articolo è spingere affinchè si possa portare avanti l'idea del Comandante Cerrina di dare all'aviazione civile un impostazione etica sin dalle scuole di volo, di ispirazione militare, con simboli, tradizioni e patrona.
Oggi vedo, con disgusto probabilmente presto seguito da denunce formali alle autorià di polizia, persone a malapena dotate di attestato di volo da diporto sportivo che si atteggiano (per non dire che si spacciano) per Comandanti di linea, unicamente perchè trovano in certi simulatori (non professionali, anche se pubblicizzati come tali) nei presso di Bergamo e a Milano, sale giochi ben attrezzate che assurgono a terreno fertile per la potersene andare in giro sfoggiando uniformi e simboli (civili e militari) che non gli appartengono, oltre che a fare persino formazione. Per non parlare di gare di aeromodellismo spacciate per airshow o musei che servono da vetrina politica se non peggio.
Prego quindi la Beata Vergine di Loreto, per intercessione del compianto Comandante Cerrina, che venga presto qualcuno a riorganizzare e moralizzare con serietà militare, l'aviazione civile italiana a partire dalle attività di volo da diporto, terreno più che fertile per ogni peggiore legittimazione di certe forme di illegalità.
(foto: Aeronautica Militare / web)