Aeronautica: primi equipaggi velivoli a pilotaggio remoto “predator” addestrati completamente in Italia

(di Aeronautica Militare)
03/08/18

Concluso presso la base aerea di Amendola il primo corso di abilitazione interamente svolto in Italia per piloti e sensor operator su velivoli a pilotaggio remoto Predator. L'Aeronautica Militare, grazie alla recente acquisizione del simulatore MQ-1 presso il 28° Gruppo del 32° Stormo, diventa così la prima forza aerea europea a svolgere in house tutta la fase addestrativa di abilitazione su assetti APR di classe strategica. Questa capacità va ad affiancare i corsi di addestramento basico, propedeutici al conseguimento di titoli e qualifiche relativi al pilotaggio di sistemi APR di classe "Tattici", "Leggeri" e "Mini e Micro" o per l'impiego dei loro sensori, svolti dall'Aeronautica Militare attraverso il Centro di Eccellenza per Aeromobili a Pilotaggio Remoto, anche a favore delle altre Forze Armate e di altri Dipartimenti e Corpi Armati dello Stato.

Il nuovo sistema di simulazione permette di svolgere per intero le diverse fasi dell'iter addestrativo, da quella di "Launch and Recovery",  ovvero relativa alla gestione del velivolo durante le operazioni a terra, di decollo e di atterraggio, a quella di "Mission Control", fase puramente tattica che consente il raggiungimento dell'area di operazioni per la raccolta delle informazioni sull'obiettivo assegnato, nonché tutta la parte addestrativa riguardante la gestione e la risoluzione delle emergenze in volo e a terra.

La nuova piattaforma addestrativa in dotazione al Reparto pugliese va ad integrare quelle già utilizzate dal Centro di Eccellenza per Aeromobili a Pilotaggio Remoto e costituite dall' "UAS (Unmanned Aerial Systems) Battle Lab", un cluster di simulatori rappresentativi di diversi sistemi APR delle classi Mini, Tattici e MALE (Medium Altitude Long Endurance) che consente l'impiego congiunto delle tre piattaforme in scenari virtuali complessi, e dal più recente simulatore APR di missioni strategiche acquisito all'inizio del 2018 nell'ambito di un programma addestrativo multinazionale dell'Agenzia Europea per la Difesa (EDA) denominato "Interoperable MALE RPAS ISR Training" (IMRIT). Italia e Francia sono al momento gli unici Paesi europei ad avere già in servizio questo sistema di simulazione avanzato, di cui progressivamente verranno dotati anche i Centri di Eccellenza e le Scuole APR militari di Germania, Grecia, Olanda, Polonia, Spagna (MALE RPAS Community), Belgio e Regno Unito (European Air Group). Una "cornice addestrativa" che, una volta ultimata, andrà ulteriormente a migliorare l'interoperabilità tra gli Stati Membri, con vantaggi addestrativi e significativi risparmi di risorse.

Tutte queste capacità, espresse dall'Aeronautica Militare con il 32° Stormo e il Centro di Eccellenza APR, fanno dell'aeroporto di Amendola un polo di riferimento unico nel panorama nazionale interforze per l'addestramento nel segmento Aeromobili a Pilotaggio Remoto. L'acquisizione e la progressiva integrazione nei processi addestrativi e poi operativi di questi nuovi sistemi di simulazione avanzata e la loro progressiva federazione in un unico network costituisce uno dei pilastri fondamentali della nuova era "Aeronautica 4.0", un processo di innovazione a 360° che coinvolge tutti i principali settori della Forza Armata, dal personale, alla logistica, passando appunto per l'addestramento e le operazioni. Una rete distribuita di sistemi che consentono la simulazione di tipo live, virtual e constructive generando ambienti operativi complessi e garantendo lo scambio delle informazioni per il raggiungimento di quella superiorità decisionale che costituisce il comune denominatore ed il reale valore aggiunto per il successo nelle moderne operazioni militari. Successo che deve partire necessariamente proponendo modelli addestrativi particolarmente fedeli ed integrati.

Un esempio concreto di efficace integrazione tra centri di comando e controllo, sensori per l'intelligence come i velivoli APR – nonché assetti e mezzi di altre Forze Armate, è stata la "Spartan Alliance 2018", esercitazione complessa condotta in cooperazione con il Warrior Preparation Center del Comando U.S. Air Force in Europa. Si è trattato di un evento esercitativo interamente simulato al computer, in cui velivoli e sistemi hanno dato vita ad un'operazione aerea estremamente complessa ed elaborata, collocata in un ambiente virtuale e fittizio, ma totalmente aderente agli attuali scenari geostrategici.

I Predator dell'Aeronautica Militare sono aeromobili a pilotaggio remoto (APR) di livello strategico che grazie alle peculiari caratteristiche di autonomia di volo, velocità e raggio d'azione, vengono utilizzati in un'ampia gamma di missioni, sia in ambiente marittimo che terrestre: dal pattugliamento, alla ricerca e soccorso, alle missioni specifiche di ricognizione e sorveglianza condotte al fine di acquisire e rendere disponibili in tempo reale immagini di alta qualità di obiettivi assegnati. Tali sistemi, controllati da una stazione a terra (Ground Control Station) mediante avanzati data-link e collegamenti satellitari, possono volare infatti a grandi distanze dalla base di partenza, offrendo lunghi tempi di permanenza sulle aree di interesse con nessun rischio per il personale impegnato nella gestione della missione, elementi che rendono tali sistemi estremamente preziosi anche in attività a supporto della collettività e per la sicurezza del Paese, come ad esempio il controllo dei confini, il monitoraggio ambientale, il supporto alle forze di polizia e l'intervento in caso di calamità naturali.