Mercoledì 22 novembre 2017, il velivolo Atlantic ha effettuato la propria ultima attività di volo da Sigonella a Pratica di Mare dopo oltre 45 anni al servizio del Paese, sotto le bandiere dell’Aeronautica Militare (AM) e della Marina Militare (MM). Il velivolo, durante la “guerra fredda”, ha contribuito in modo determinante al mantenimento della pace nello scenario geo-politico in cui l’Italia era inserita.
Il primo velivolo Atlantic “Italiano” giunse a Sigonella nel pomeriggio del 27 giugno 1972.
L’Atlantic, conosciuto anche come “Il Cacciatore di Sommergibili” è uno dei velivoli con maggiore ore di volo dell’AM, quasi 260 mila accumulate da una flotta di 18 esemplari. L’attività svolta ha rappresentato un binomio di operatività ed efficacia rendendo l’Atlantic, primo sistema d’arma interforze, un velivolo assolutamente affidabile e con capacità operative non comuni, detenendo il titolo di primo e unico velivolo concepito, progettato ed impiegato esclusivamente per l’attività “Antisom”.
Tutto il personale del 41° Stormo, dell’11° Reparto Manutenzione Velivoli e dell’Aeroporto di Sigonella, che per anni ha operato a vario titolo sul velivolo, ha voluto salutare l’Atlantic che ha effettuato l’ultimo decollo dalla base siciliana alle ore 12,21 con destinazione intermedia l’Aeroporto di Pratica di Mare, da dove l’aeroplano proseguirà il viaggio - via terra - in direzione di Vigna di Valle per la meritata collocazione all’interno del Museo Storico dell’Aeronautica Militare. Per qualcuno anche un momento di commozione per quel “Padre di Famiglia” che in 45 anni ha sempre portato tutti a casa, senza tributo di vita umana o di materiale.
L’Atlantic è un velivolo che ha operato con equipaggi composti da 13 unità con la peculiarità di essere formato da ufficiali piloti e sottufficiali operatori di bordo appartenenti sia all’AM che alla MM. Una delle caratteristiche principali del velivolo è la capacità di permanenza in volo superiore ad ogni altro velivolo analogo, raggiungendo il record di 19 ore e 20 minuti senza alcun tipo rifornimento.
I 45 anni di attività hanno visto il velivolo operare sulle acque del mediterraneo a difesa dei nostri confini nazionali ma anche in moltissime missioni internazionali partecipando a numerose edizioni delle maggiori esercitazioni NATO e non: dalla Dawn Patrol del 1973 alla Dynamic Manta dei giorni nostri, passando per le varie Display Determination, Dog Fish, Vento Caldo, Daily Double, Mare Aperto, Tridente, Deterrent Force, Passex, Storm Two, Fleetex, Sharp Guard, Destined Glory, Tapoon. L’Atlantic ha toccato mete prestigiose quali il Polo Nord nel 1997, tutti principali Aeroporti militari Europei fino all’Islanda e ancora suggestive mete transoceaniche e mondiali in generale (India, Marocco, Canada, Groenlandia, Egitto, USA, Libano, Emirati Arabi, etc).
Non ultima, l’attività che ha assicurato il supporto SAR oceanico al velivolo F-35, durante il volo di trasferimento al Pilot Training Center di Luke-Arizona negli USA. Nell’occasione, l’Atlantic, decollato il giorno 20 settembre 2016 dall’Aeroporto siciliano alla volta di Portsmouth (USA), ha percorso circa 8000 miglia e volato per più di 30 ore totali.
Da qualche anno era già iniziata per il 41° Stormo la fase di transizione al nuovo sistema d’arma: il velivolo ATR-72 nella versione militarizzata “maritime patrol” P-72A, giunto a Sigonella il 25 novembre 2016.
Dopo il giro d’onore sul sedime, lungo le coste di Siracusa e Catania e sull’Etna, l’Atlantic scortato dal P72 ha toccato alle 16,19 il suolo di Pratica di Mare. Al posto di pilotaggio il comandante del 41° Stormo, colonnello Francesco Frare, e il capitano di fregata Salvatore Ferrara. Ad accogliere l’Atlantic ed il suo ultimo equipaggio il comandante Forze di Supporto e Speciali – generale di divisione aerea Gianpaolo Miniscalco, il Comandante del Centro Sperimentale di Volo – cgenerale di divisione aerea Fabio Molteni, l’Ispettore dell’Aviazione per la Marina – generale di brigata aerea Amedeo Magnani, il comandante dell’Aeroporto di Pratica di Mare, generale di brigata aerea Roberto Preo.
Il 41° Stormo Antisom di Sigonella, gerarchicamente dipendente dall’Ufficio dell’Ispettore dell’Aviazione per la Marina, garantisce la propria missione primaria consistente nel contrastare la minaccia subacquea e navale e nel fornire il servizio di ricerca e soccorso (SAR) in mare a lungo raggio, mantenendo sotto controllo, a protezione delle principali vie marittime, le unità navali subacquee e di superficie potenzialmente ostili. Inoltre, assicura il controllo del traffico mercantile nell’ambito delle operazioni contro il terrorismo internazionale ed il supporto alle attività di controllo dei flussi d’immigrazione clandestina dai quadranti meridionali del mediterraneo, garantendo giornalmente la copertura delle ampie zone di mare d’interesse, la tempestiva localizzazione dei profughi in mare e un costante intervento SAR in caso di sinistro marittimo e/o naufragi.
Il Comando Aeroporto di Sigonella, gerarchicamente dipendente dal Comando Forze Supporto e Speciali dell’AM, ha il compito di fornire il supporto operativo, tecnico, logistico ed amministrativo agli Enti e Reparti rischierati ed in transito sull’omonima base aerea, assicurando senza soluzione di continuità i servizi necessari per il sicuro ed efficace svolgimento delle attività di volo, che includono tra gli altri l’assistenza tecnica a terra, il rifornimento di carburante, il servizio meteorologico, il servizio antincendio, l’assistenza sanitaria, la disponibilità di infrastrutture ricreative ed alloggiative. Inoltre, è responsabile della fornitura dei servizi traffico aereo all’interno della zona di controllo (CTR) denominata “Catania”, che comprende i cieli della Sicilia orientale e mari adiacenti, ivi compresi l’Aeroporto Militare di Sigonella e quelli civili di Catania-Fontanarossa e di Comiso (RG).
Velivolo “Breguet BR-1150 Atlantic (P-1150A)”, un biturboelica da pattugliamento “ognitempo” prodotto in Europa e destinato principalmente alla scoperta, al tracciamento e alla neutralizzazione dei sottomarini e secondariamente alla ricognizione marittima in generale, in grado di svolgere sia le missioni legate alla lotta antisommergibile sia quelle relative alla sorveglianza di superficie. Ulteriori impieghi la ricerca e il soccorso, la sorveglianza marittima di superficie, la ricognizione fotografica ed elettronica, la posa di mine ed il trasporto.
Fu scelto dopo un’attenta e prolungata selezione di diversi aeromobili della stessa specialità, in virtù della sua larga dotazione di strumenti di navigazione, di scoperta e localizzazione di sommergibili naviganti in immersione, il velivolo si dimostrò subito all’optimum delle tecniche più moderne in materia ed il suo armamento il più efficace fra quelli disponibili perché in grado di condurre autonomamente ricerche sistematiche su tutta l'area del Mediterraneo.
L’attitudine dell’Atlantic ad operare autonomamente o in supporto a Forze aeronavali complesse ha consentito - in modo naturale - di adattarsi e rendersi disponibile a diverse tipologie di impiego al variare dello scenario internazionale. Così, pur mantenendo tutte le proprie peculiarità e capacità, nel tempo, è passato da un’attività prevalentemente antisommergibili e antinave, tipica della “guerra fredda”, ad un’attività di controllo del traffico mercantile, di pattugliamento e di ricognizione ottica ed elettronica delle aree d’interesse, anche nell’ambito delle operazioni contro il terrorismo internazionale, nonché anche ad un’attività volta al controllo dei flussi d’immigrazione clandestina dai quadranti meridionali del mediterraneo, garantendo giornalmente la copertura di ampie zone di mare d’interesse, consentendo la tempestiva localizzazione dei profughi in mare e l’allertamento degli organi preposti e garantendo al contempo un costante e pronto intervento SAR (ricerca e soccorso) in caso di sinistro marittimo e naufragio degli stessi. Tutto questo è da ascriversi unicamente alle capacità peculiari del velivolo Atlantic in termini di autonomia, attitudine al volo a bassissima quota e disponibilità di molteplici sensori e apparati di comunicazione che gli permettono di pattugliare agevolmente aree molto vaste altrimenti non esplorabili se non con l’impiego di numerosi altri mezzi navali ed aerei.
Il primo dei 18 “Atlantic” destinati ai reparti Antisom fu consegnato all’88° Gruppo Volo del 41° Stormo, a Tolosa in Francia, il 27 giugno 1972. Lo stesso giorno, dopo una tappa a Nimes sempre in Francia, volò a Sigonella dove, esattamente alle ore 16,25 tocco per la prima volta la pista dell’Aeroporto siciliano. Di questi 18 velivoli, 9 andarono in dotazione al 41° Stormo e 9 al 30° Stormo di Cagliari Elmas. Il 1° agosto 2002, con lo scioglimento del 30° Stormo, la Componente è stata accorpata nell’ambito del 41° Stormo.
Grazie all’attività svolta a mezzo dell’Atlantic, il 28 marzo 2007, il presidente della repubblica ha appuntato sulla bandiera di guerra del 41° Stormo Antisom la medaglia d’argento al merito civile quale riconoscimento per la meritoria ed incessante opera a protezione dei traffici marittimi e della ricerca e soccorso di profughi e naufraghi nell’area mediterranea. Quest’ultima medaglia si è aggiunta alle precedenti due al valor militare (del 1940 e 1940-41) facendo diventare la bandiera del 41° Stormo una delle più decorate dell’AM.