NATO: allarme Scramble nei cieli lituani per gli EFA italiani

(di Aeronautica Militare)
05/10/20

Con l'ultima attivazione di giovedì 24 settembre, sono già otto gli scramble che la TFA italiana, rischierata sulla base lituana di Siauliai, ha dovuto gestire da quando, l’8 settembre scorso, ha raggiunto la piena capacità operativa (Full Operational Capability).

L’attivazione dei velivoli EFA in Quick Reaction Alert (QRA) si era resa necessaria già in altre sette occasioni, sempre per l'identificazione di velivoli che stavano sorvolando i cieli baltici.

I velivoli italiani, decollati in pochi minuti, hanno raggiunto l’area di interesse e, in accordo alle procedure NATO, hanno effettuato l’identificazione degli assetti.

Lo scramble è un’attività operativa che consiste nell’attivare per il decollo una coppia di velivoli caccia al fine di identificare ed eventualmente intercettare uno o più aerei sconosciuti nel più breve tempo possibile, al fine di tutelare l’integrità dei cieli dell’Alleanza.

L'Aeronautica Militare partecipa con continuità all'Interim Air Policing della Slovenia, dal 2004, dell'Albania, a partire dal 2009, del Montenegro dal 2018, ed è già stata impegnata in Lituania nel 2015, oltre ad aver operato in missioni di Enhanced Air Policing a favore dei Paesi membri del fianco orientale quali Bulgaria, Romania ed Estonia.

In quest'ultimo caso si è trattato di un potenziamento dell'attività di sorveglianza dello spazio aereo, riducendo così i costi e massimizzando l'efficienza, prevalentemente con l'impiego dei Eurofighter Thyphoon.

La TFA  “Baltic Thunder” rischierata a Siauliai vede impiegati i velivoli Eurofighter Thyphoon del 4°, 36° e 37° stormo dell’Aeronautica Militare.