Sono stati ricordati oggi, presso la Casa dell’Aviatore, a Roma, i tragici fatti di Kindu dove, 55 anni fa, caddero 13 aviatori italiani della 46esima brigata aerea in missione di pace dell’ONU.
L’evento, organizzato con il patrocinio dell’Aeronautica Militare, dalla Fondazione Giovanna Dejua e dal Lions Club Roma Mare, è stato presieduto dal sottosegretario di Stato alla Difesa, onorevole Domenico Rossi.
Il sottosegretario Rossi dopo aver rivolto un deferente pensiero a tutti i caduti nelle missioni internazionali, ha espresso sincera e affettuosa vicinanza alle famiglie che hanno conosciuto il dolore della perdita di un proprio congiunto nell’assolvimento del dovere.
“C’è un filo conduttore che unisce i nostri caduti a tutti i militari in servizio: credere nel giuramento prestato ed essere sempre pronti a sacrificare la propria vita per la Patria. Onorare quanti hanno assolto con onore il proprio compito fino all'estremo sacrificio, ci dona la forza per guardare avanti”.
Per l’occasione Poste italiane ha predisposto una cartolina filatelica da collezione che rielabora l’opera pittorica di Giovanna Dejua intitolata “I Martiri di Kindu” dove i 13 aviatori sono rappresentati da 13 stelle elevate da ali tricolori proiettate verso l’infinito.
Era l’11 o il 12 novembre del 1961 (non è chiara la data esatta dell’evento reso pubblico giorni dopo l’accaduto) quando a Kindu, nell'ex Congo belga, furono trucidati tredici aviatori italiani del contingente dell'Operazione delle Nazioni Unite in Congo inviato a ristabilire l'ordine nel paese sconvolto dalla guerra civile.
L’11 novembre del 1994, l’allora presidente della repubblica, Oscar Luigi Scalfaro, li decorò con la medaglia d’oro al valor militare.