Nella mattinata di oggi, alle 10:25 circa, due caccia F-2000 Eurofighter dell'Aeronautica Militare, in servizio di allarme per la difesa dello spazio aereo nazionale, hanno compiuto un intervento su ordine di decollo immediato (in gergo tecnico detto "scramble") per intercettare e verificare un velivolo civile che aveva perso il contatto radio con gli enti del traffico aereo.
Il velivolo, appartenente ad una compagnia civile di nazionalità australiana e diretto a Creta dalla Spagna, stava attraversando lo spazio aereo italiano quando ha interrotto le comunicazioni.
I due caccia intercettori del 37° Stormo di Trapani hanno raggiunto l'aereo in pochissimi minuti. Una volta accertato visivamente che non ci fossero condizioni di emergenza e ripristinate le comunicazioni da parte del velivolo intercettato, i due F-2000 hanno ripreso il loro servizio di sorveglianza dello spazio aereo nazionale.
La missione operativa è stata attivata a seguito dell'ordine di "scramble" pervenuto dal CAOC (Combined Air Operation Center) di Torrejon, ente NATO responsabile per la sorveglianza dei cieli di quell'area e si è svolta sotto il controllo delle sale operative del sistema di sorveglianza e difesa aerea dell'Aeronautica Militare.
L'Aeronautica Militare assicura senza soluzione di continuità la sorveglianza dello spazio aereo nazionale. Il sistema di Difesa Aerea nei confronti della minaccia militare, fin dal tempo di pace, è sotto il controllo della NATO che tramite il Combined Air Operation Centre (CAOC) di Torrejon (Spagna), effettua la sorveglianza dello spazio aereo a sud delle Alpi, dalle isole Canarie alla Turchia e dalle isole Azzorre alla Romania. Gli assetti aerei dell'Aeronautica Militare, in caso di allarme, sono pronti a decollare in pochi minuti su ordine del CAOC di Torrejon dalle tre basi permanenti (4° Stormo di Grosseto, 36° Stormo di Gioia del Colle e 37° Stormo di Trapani) e una base temporanea (51° Stormo di Istrana).
L'Air Operation Centre nazionale svolge compiti fondamentali nell'organizzazione del servizio di difesa aerea ed effettua una costante attività di supervisione sul corretto funzionamento del dispositivo. Qualora si presenti una minaccia non militare allo spazio aereo italiano, l'IT-AOC riprende il comando dei velivoli intercettori affidati alla NATO, per la successiva azione di contrasto. Ciò avviene quando un velivolo civile in transito nello spazio aereo nazionale evidenzi una condotta anomala e, quindi, potenzialmente pericolosa per la sicurezza, oppure qualora necessiti di supporto aereo per problemi tecnici che ne compromettano la sicurezza del volo, come nel caso odierno, dovuto alla perdita di comunicazioni radio.