Dopo la Prima Guerra Mondiale, le Nazioni che vi avevano partecipato vollero onorare i sacrifici e gli eroismi delle collettività nella salma di un anonimo combattente caduto con le armi in pugno. In Italia questa idea fu sostenuta dal generale Giulio Douhet: da lì la costruzione di monumenti celebrativi, tra cui il Milite Ignoto di Roma. A Giulio Douhet, oggi, è dedicata la Scuola Militare Aeronautica di Firenze e, attraverso le parole del comandante Michele Buccolo, si capisce quanto l’aver intestato la Scuola al generale abbia un senso preciso: “le Scuole Militari non sono più fabbriche di cadetti, ma hanno un solo obiettivo: formare cittadini onesti, capaci e consapevoli”.
L’importanza dell’individuo, ieri come oggi, è al centro di tutto. “La peculiarità della Scuola è che oltre a un programma didattico articolato e approfondito, si permette ai ragazzi di formarsi su un solido saper essere, acquisendo quel senso di responsabilità, quella disciplina mentale che non è fine a sé stessa, ma è un ordine di idee, è la consapevolezza che per arrivare a risultati complessi bisogna attuare grandi sacrifici. Frequentare una Scuola Militare significa avere un’opportunità di crescita, significa imparare a gestire il proprio tempo e coloro che vi escono hanno inizialmente una marcia in più rispetto ai loro colleghi che non fatto questo percorso”.
45 i posti a disposizione alla “Giulio Douhet” per l’anno accademico 2017/2018: 18 per il liceo classico e 27 per il liceo scientifico. Un’offerta formativa pre universitaria di eccellenza alla quale si affiancano attività sportive ed extra scolastiche, come musica e teatro. “Non si pensa solo al sapere culturale, ma anche al saper fare e al saper essere. – ha sottolineato il comandante Buccolo – La Scuola Militare è il posto giusto per coloro che sono intenzionati a fare grandi sacrifici oggi per raggiungere importanti obiettivi domani. La nostra offerta formativa è di eccellenza e viene perseguita al di là delle scelte che verranno fatte da ciascuno studente al termine degli studi. Tuttavia, i ragazzi che scelgono di restare nelle Forze Armate si attestano, da dodici anni a oggi, intorno al 43%”.
Studenti, ma non solo. Anche le famiglie rivestono nel percorso scolastico un ruolo importante come ci spiega lo stesso Buccolo: “i genitori sono coinvolti nel progetto in quanto chiamati a rappresentare il nucleo fondamentale di un’alleanza educativa che ci deve essere tra la Scuola Militare e la famiglia stessa, perché essa deve essere la prima a condividere gli obiettivi e i valori etico-morali che ci sono nella Scuola, altrimenti ci sarebbe una controtendenza e uno smarrimento per il ragazzo”. A questa dimensione si lega la felicità di avere un figlio in una Scuola Militare e di saperlo protetto e informato su temi importanti quali il cyberbullismo, l’educazione stradale o il pronto soccorso. Attività che vengono svolte sempre ai massimi livelli e con personale specializzato.
Per quanti fossero interessati a conoscere da vicino la realtà della Scuola Militare, appuntamento con l’Open Day il 1° e l’8 aprile.
Per partecipare al Bando di Concorso (scadenza 18 aprile 2017) visitare il sito: https://concorsi.difesa.it/am/scuole/2017/Pagine/home.aspx