Il ministero della Difesa e l’ENEA firmano un protocollo d’intesa

(di redazione)
13/09/16

Questa mattina presso il Policlinico Militare “Celio” il sottosegretario alla Difesa Gioacchino Alfano e il presidente dell’ENEA, prof. Federico Testa hanno firmato un importante  protocollo d’intesa che per la realizzazione di un programma di riqualificazione per la sostenibilità e l’efficientamento energetico degli edifici militari e attività di formazione del personale della Difesa.

Per il presidente dell’Enea Testa “la collaborazione con il Ministero della Difesa ha come obiettivo il miglioramento della prestazione energetica degli immobili di sua proprietà e l’ENEA, grazie alle proprie capacità,  studierà  l’adozione di fonti rinnovabili e di tecnologie d’avanguardia atte a garantire la sicurezza, la continuità operativa anche in condizioni di emergenza, a partire dal programma di studio, diagnosi e riqualificazione del Policlinico Militare “Celio”. Il Presidente ha poi evidenziato che “l’ENEA ha già in corso accordi con altre amministrazioni per edifici di alto valore storico e artistico, come  per la Camera dei Deputati, Palazzo S. Macuto e Montecitorio, e per  la sede del Comando Generale dei Carabinieri di Roma”.

Il sottosegretario Alfano ha sottolineato che il Dicastero Difesa ha sostenuto e promosso importanti attività per la sostenibilità energetico/ambientale, attraverso un percorso di accrescimento della cultura dell’efficientamento energetico e della sostenibilità ambientale.  Al riguardo, la recente costituzione di una Struttura di Progetto Energia (SPE), voluta fortemente dal ministro Pinotti, è espressione inequivocabile di tale impegno.

Il Protocollo d’Intesa di oggi - aggiunge Alfano - percorre il solco di altre analoghe iniziative già intraprese con  l’Università di Roma “Sapienza” e con l’Università di Genova, nonché con gli Istituti CNR e l’Università della Regione Campania. Non a caso il primo ambito di collaborazione con ENEA è offerto dal prestigioso complesso ospedaliero militare che ci ospita oggi. Struttura unica nel suo genere, sia per la valenza funzionale di prim’ordine nel supporto alle operazioni fuori area nell’assistenza medica ai militari e alle popolazioni locali martoriate dalla guerra sia per la dotazione di strumentazioni e professionalità d’avanguardia nella medicina e nella scienza.