Alla presenza del capo di stato maggiore delle Marina Militare, ammiraglio di squadra Valter Girardelli, si è aperto ufficialmente ieri mattina l’Anno Accademico 2016-2017 presso l’Istituto di Studi Militari Marittimi.
La tradizionale cerimonia, tenutasi come sempre alla presenza di numerose personalità cittadine, tra cui il prefetto Cuttaia, la vice sindaco Colle e il procuratore d’Ippolito, assieme alle massime autorità militari, è stata introdotta dall’ammiraglio Bernard che ha voluto innanzitutto ringraziare il capo di stato maggiore per aver onorato con la sua presenza questo evento, portando così un segnale concreto dell’attenzione che il vertice della Marina ripone nel personale e in particolare nella sua formazione.
Quell'importanza e centralità del personale - nel progetto complessivo della Marina Militare - cui aveva fatto esplicito riferimento l’ammiraglio Girardelli nel discorso di saluto a tutto l’equipaggio” riunito della Marina destinato a Venezia, al suo arrivo l'altro ieri (martedì, ndr) a Maristudi.
All’ammiraglio Bernard ha fatto seguito un indirizzo di saluto da parte del procuratore aggiunto e coordinatore antimafia e antiterrorismo D'Ippolito che, introducendo il tema di discussione della giornata, ha sottolineato come solo con un approccio integrato, che coinvolga tutte le componenti del comparto sicurezza - civili, militari, d’intelligence - si possa far fronte unito contro la minaccia concreta del terrorismo che arriva anche dal mare, una minaccia cui Venezia, città portuale e dalle caratteristiche peculiari, deve fronteggiare con un’azione preventiva, piuttosto che repressiva.
È stato poi il turno della consueta - per questi eventi - lectio magistralis, a cura del prof. Andrea Margelletti, presidente del Centro di Studi Internazionali di Roma, sul tema “Il ruolo della Sicurezza Marittima per il futuro geopolitico del Pianeta nella dimensione dei global commons”: un’avvincente dissertazione sulle correnti incertezze, instabilità e minacce, poste anche dal terrorismo, nonché le conseguenti nuove, interessanti opportunità che da questo scenario derivano, in particolare per tutto ciò che concerne il mare e le attività connesse.
Inserito sulle tematiche affrontate da Mergelletti, il successivo intervento dell’ammiraglio Girardelli ha presentato un excursus dello scenario d'interesse nazionale e oltre, caratterizzato da una cosiddetta“liquidità” dei sistemi, in un mondo che, più che multipolare, molti definiscono ormai a-polare. In tali scenari è sempre più necessario rispondere alle numerose sfide alla sicurezza con un’azione interforze e internazionale intelligente, laddove ogni componente possa mettere a sistema il meglio delle proprie competenze, finalizzate ad uno sforzo in totale sinergia.
Tutto ciò, ovviamente, senza dimenticare la rilevanza strategica della componente marittima legata a tali sfide, come confermato sia a livello di Unione Europea che dell’Alleanza Atlantica, in quello che oramai viene spesso chiamato il “Blue Century” per l’importanza – economica, ma non solo – dell’elemento marino, fattore abilitante per la crescita di un paese, in particolare per l’Italia. L’ammiraglio Girardelli ha quindi aggiunto che, in termini di approccio alla dimensione marittima, “una postura preminentemente reattiva risulta nel complesso sempre più dispendiosa di un approccio più orientato alla prevenzione e proattività, dove presenza, sorveglianza e conoscenza sono fondamentali.”
Prima di chiudere, l’ammiraglio Girardelli ha rivolto un sentito pensiero ai frequentatori della 72^ sessione del Corso Normale di Stato Maggiore (CNSM): "Il futuro della Marina Militare e, più in generale, del nostro strumento militare nazionale poggia sul senso di organizzazione, e come tale passa anche in misura ragguardevole dall’impegno di tutti. Dall’impegno dei frequentatori. Dal vostro impegno. Sappiate quindi sfruttare appieno questa importante opportunità formativa, per approfondire la conoscenza delle forze armate della difesa, nel suo insieme, per sviluppare la capacità di anticipare gli eventi, per coltivare una visione innovativa dei rispettivi ruoli.
Sappiate che, nel gestire le responsabilità di comando, la gestione di uomini e dispositivi, anche e soprattutto a livello interforze e multinazionale, il requisito principale è il saper imparare, al pari del sapersi porre come riferimento. Saper riflettere, al pari di saper assumersi le proprie responsabilità. Saper ascoltare, al pari di saper decidere rapidamente con coraggio. Saper servire, al pari del saper guidare."
L’ultimo appello, nuovamente, alla necessità di acquisire sin da subito un approccio e una mentalità interforze e internazionale, con l’auspicio di far proprio il leit motiv che “Solo chi non ha idee, non le cambia".
L’Anno Accademico, appena iniziato presso Maristudi, come ricordato dall’ammiraglio Bernard nel suo discorso d’apertura, "vedrà lo svolgimento di 3 sessioni del CNSM (tappa fondamentale nella formazione degli ufficiali destinati ad incarichi di staff di forza armata o interforze, nazionali od internazionali, ndr), per un totale di circa 100 frequentatori militari a cui vanno aggiunti alcuni frequentatori civili interessati alla sicurezza e agli studi strategici, in base all’accordo stipulato nel 2014 con l’Università Ca’ Foscari, grazie al quale il CNSM viene riconosciuto come Master di II Livello in Studi Strategici e Sicurezza Internazionale." Nel corso dell’anno si terranno poi anche tre Giornate di Studio – seminari monotematici con presenza di esperti di fama internazionale.