Buon compleanno, Palazzo Marina!

(di Marina Militare)
28/10/20

Palazzo Marina si erge sulle sponde del Tevere a ribadire la naturale e storica vocazione marittima dell’Italia e a ricordare come la penisola abbia conquistato un ruolo preminente nella storia ogni qual volta abbia investito sul mare, assecondando la sua geografia. Questo è il messaggio che l’edificio "trasmette" da oltre 90 anni attraverso la sua posizione e attraverso un programma iconografico (e quindi comunicativo) espresso fin dalla facciata e poi ribadito all’interno, nel susseguirsi degli ambienti di rappresentanza.

Palazzo Marina fu inaugurato il 28 ottobre 1928 dal capo del governo, Benito Mussolini, all’epoca anche ministro pro tempore della Forza Armata a seguito delle dimissioni rassegnate volontariamente dall’ammiraglio Thaon di Revel a causa di alcune significative decisioni politiche sfavorevoli alla Marina.

Nonostante la sua "data di nascita", però, il palazzo non è un’opera di Regime ma rientra nel programma edilizio governativo di Roma Capitale di epoca giolittiana, secondo il quale le sedi dell’amministrazione pubblica non dovevano essere concentrate in un unico quartiere; autorizzata la sua costruzione con Legge speciale del 18 luglio 1911, l’edificio destinato ad ospitare il Ministero della Marina, in base al "policentrismo delle sedi" imposto da Giolitti, non fu allineato con gli altri palazzi della Difesa su via XX Settembre ma fu "destinato" al quartiere Flaminio, che offriva, all’epoca, nuovi spazi e nuove prospettive all’espansione della città.

L’ubicazione in prossimità del Tevere, e in particolar modo del porto fluviale (poi Scalo de Pinedo) fu ritenuta di valore simbolico tale da indurre il Governo Giolitti a investire solo per il Ministero della Marina - la cui costruzione era giudicata urgente giacché gli spazi nella temporanea sede nel Convento di Sant’Agostino erano insufficienti - denaro pubblico nell’acquisto da privati del terreno su cui edificare il palazzo, mentre per tutti gli altri dicasteri coevi impose tassativamente l’utilizzo di aree demaniali.

Il palazzo, eretto appositamente per la Marina Militare (all’epoca Regia Marina) e ad essa esclusivamente dedicato,"parla" di mare attraverso iscrizioni, simboli, raffigurazioni e quello straordinario "ordine architettonico marinaro" che il suo progettista, Giulio Magni, inventa per l’occasione. Vero e proprio unicum per la sua intonazione navale, Palazzo Marina offre l’occasione di percorrere un viaggio simbolico e storico a ritroso attraverso le glorie d’Italia sul mare, dalla Grande Guerra all’antica Roma. Un percorso che, nel lungo periodo di gestazione dell’edificio, ha assunto la sua definitiva configurazione nel giugno 1929, quando furono posizionate in facciata le ancore delle corazzate austroungariche Teghettoff e Viribus Unitis, segni tangibili della vittoria italiana sul mare nel primo conflitto mondiale.

Come nessun altro in Italia, Palazzo Marina rappresenta la Forza Armata e la tradizione marinara italiana di cui essa è erede.