Cambio al vertice della brigata marina San Marco

(di Marina Militare)
03/10/16

Giovedì  29 settembre, nella Piazza d'Armi del Castello Svevo di Brindisi, alla presenza del comandante in capo della squadra navale, ammiraglio di squadra Donato Marzano, e del comandante della forza anfibia, ammiraglio di divisione Aurelio De Carolis, ha avuto luogo la cerimonia di avvicendamento al comando della brigata marina San Marco tra il contrammiraglio Rosario Walter Guerrisi (cedente) e il contrammiraglio Cesare Bruno Petragnani (subentrante).

L'ammiraglio Guerrisi ha ceduto  l'incarico dopo quasi due anni di comando, durante i quali gli uomini e le donne della brigata marina San Marco hanno partecipato a numerose e diversificate attività nazionali e internazionali, tra le quali vanno sicuramente ricordate l'operazione Mare Sicuro, la missione antipirateria Atalanta, l'operazione Sabina in soccorso delle popolazioni del centro Italia colpite dal sisma ed Eunavformed Operazione Sophia.

L'avvicendamento al comando della brigata ha rappresentato per l'ammiraglio Guerrisi un ulteriore significativo momento di vita vissuta al servizio del Paese; con la cerimonia, lascia infatti la Marina Militare dopo 38 anni di onorato servizio, di cui venti trascorsi nella componente anfibia, tra i Leoni del San Marco. Un'eredità che oggi passa al contrammiraglio Petragnani, proveniente dall'ufficio Forze Speciali e Reparti Subacquei dello stato maggiore Marina dove ricopriva l'incarico di vice capo ufficio.

A testimoniare la solennità della cerimonia e la rilevanza della forza anfibia all'interno della squadra navale, le parole dell'ammiraglio Marzano che, nell'esprimere apprezzamento per l'operato e il coraggio degli uomini e delle donne della brigata, ha voluto indirizzare loro una significativa interpretazione di Paolo Borsellino proprio sul coraggio: "È normale che esista la paura, in ogni uomo, l'importante è che sia accompagnata dal coraggio. Non bisogna lasciarsi sopraffare dalla paura, altrimenti diventa un ostacolo che impedisce di andare avanti". Un richiamo indirizzato ai Leoni del San Marco che ormai da diversi anni si trovano spesso a operare in ambienti difficili, dove il coraggio è la prima qualità che hanno sempre palesato.

Il formale passaggio di consegne, suggellato dalla formula di riconoscimento tra comandanti, è stato seguito dal tradizionale cambio insegne accompagnato dai fischi dei nocchieri del gruppo mezzi da sbarco.