Dal 15 al 26 luglio 2019 i palombari del Gruppo Operativo Subacquei (GOS) del Comando Subacquei ed Incursori della Marina Militare (Comsubin), distaccati presso i Nuclei SDAI (Sminamento Difesa Antimezzi Insidiosi) di Ancona hanno condotto una delicata operazione subacquea nelle acque del lago di Varna (Bolzano), che ha permesso di rimuovere oltre 5.000 ordigni esplosivi residuati bellici.
A seguito di una segnalazione di privati cittadini circa la presenza di alcuni manufatto riconducibili ad ordigni esplosivi, la prefettura di Bolzano ha richiesto e coordinato un intervento di bonifica d’urgenza congiunto che è stato condotto dal Gruppo Operativo Subacquei (GOS) della Marina Militare e dagli artificieri del 2° reggimento genio guastatori di Trento della brigata alpina Julia dell’Esercito.
I palombari, giunti sul lago, hanno iniziato immediatamente le attività d’immersione che hanno permesso di individuare e rimuovere dal fondo del lago 5.122 bombe da fucile austriache risalenti alla prima guerra mondiale, contenenti ciascuna 60 g di carica esplodente, per un totale di circa 307 Kg di esplosivo. Gli ordigni recuperati dagli operatori di Comsubin, sono stati passati in consegna agli artificieri dell’Esercito che provvederanno alla loro distruzione.
È bene ricordare a chiunque dovesse imbattersi in oggetti che per forme e dimensione possano richiamare un ordigno esplosivo o parti di esso, che questi manufatti possono essere molto pericolosi e pertanto non devono essere toccati o manomessi in alcun modo, ma ne va denunciato immediatamente il ritrovamento alla locale Capitaneria di Porto o alla più vicina stazione dei Carabinieri, così da consentire l’intervento dei palombari della Marina o degli artificieri dell’Esercito al fine di rispristinare le condizioni di sicurezza del nostro mare.