Si è svolta a Taranto dal 5 al 9 settembre l'esercitazione "SEABORDER 2016".
La "SEABORDER", organizzata annualmente a partire dal 2008, è parte dell'accordo di cooperazione internazionale "5+5", nato a Parigi il 21 dicembre 2004 a seguito della "Dichiarazione di Intenti" siglata dai ministri della Difesa delle due sponde del Mediterraneo Occidentale: sponda Nord (Francia, Italia, Malta, Portogallo e Spagna) e sponda Sud (Algeria, Libia, Mauritania, Marocco e Tunisia).
L'Iniziativa 5+5 Difesa si fonda sulla cooperazione in attività riguardanti esigenze comuni alle due sponde del Mediterraneo, ovvero sorveglianza marittima, protezione civile – in un contesto sempre crescente di human security (volta alla tutela degli individui) – sicurezza aerea, e il suo sviluppo consente quindi di considerare il Mediterraneo, per ora limitato alla dimensione occidentale, sotto una prospettiva di cooperazione collettiva.
Alla "SEABORDER 2016" , unitamente a osservatori e ospiti di elevato rango militare appartenenti ai paesi firmatari dell'accordo, hanno partecipato i seguenti assetti navali: la fregata italiana Libeccio – sede del comando tattico in mare – , l'unità da sbarco algerina Kalaat Beni Rached, il pattugliatore francese Premiere maitre l'Her, il pattugliatore costiero maltese P52, la corvetta spagnola Infanta Elena, il pattugliatore marocchino Bir-Anzarane.
Responsabile della condotta dell'esercitazione è stato il contrammiraglio Pasquale Guerra, comandante del Centro Addestramento Aeronavale della Marina, il quale nel corso dell'indirizzo di benvenuto ha sottolineato l'importanza strategica della cooperazione tra le due sponde del Mediterraneo, tema quest'ultimo che ha successivamente ripreso nel corso delle visite a bordo delle unità navali del dispositivo.
La "SEABORDER 2016" si è sviluppata in due fasi, una in porto e una in mare, dove, all'interno di uno scenario prestabilito, gli staff si sono addestrati dapprima alla conoscenza delle reciproche procedure sul tema "operazioni di sicurezza marittima", e successivamente, in fase esecutiva, alla condotta in mare di attività ispettive e boarding su mercantili sospetti (simulati a rotazione da unità del dispositivo), al corretto scambio delle informazioni e al salvataggio della vita umana in mare.
Con le unità alla fonda in Mar Grande a Taranto, si è svolto a bordo di nave Libeccio l'atto conclusivo dell'esercitazione: "l'hot wash up", un'analisi post-esercitazione che il contrammiraglio Guerra ha voluto concludere ringraziando tutti i partecipanti per l'ottimo impegno profuso e gli eccezionali risultati conseguiti.
Nell'occasione, l'ammiraglio ha sottolineato l'importanza della cooperazione e conoscenza reciproca in tema di sicurezza marittima, rivolgendo l'augurio di buon lavoro alla delegazione francese che, congiuntamente a quella marocchina, organizzerà la prossima edizione della SEABORDER.