“Mi attiverò con ogni mezzo e attraverso ogni canale per avanzare la proposta di candidatura della Marina Militare e di tutte le componenti che hanno partecipato ai salvataggi al premio Nobel per la Pace”. Ad annunciarlo il ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, in occasione della Giornata della Marina, celebrata oggi ad Ancona.
“Una proposta in cui credo molto” ha aggiunto a margine della cerimonia il ministro Trenta che ha preso parte alle celebrazioni accompagnata dal capo di stato maggiore della Difesa, generale Claudio Graziano, e del capo di stato maggiore della Marina Militare, ammiraglio Valter Girardelli.
La scelta della città dorica per questa celebrazione è piena di significato: da Ancona, esattamente cento anni fa, la sera del 9 giugno 1918 due motoscafi armati siluranti (MAS), comandanti dal capitano di corvetta Luigi Rizzo e dal guardiamarina Giuseppe Aonzo partirono per la storica “Impresa di Premuda”.
Nel suo intervento, la titolare del Dicastero ha sottolineato “lo straordinario impegno quotidiano che gli uomini e le donne della Marina hanno profuso in questi anni, per assistere e salvare migliaia di vite umane nelle acque del Mediterraneo”.
“Davvero grazie per il vostro senso del dovere e grazie per il vostro coraggio!”.
Il richiamo alle sfide che il nostro Pese deve affrontare ogni giorno sul fronte della sicurezza nazionale e della stabilità internazionale: “Un contesto nel quale l’Italia è in prima linea, soprattutto nella tutela della sicurezza e della stabilità degli spazi europei”.
“Il Mediterraneo - ha aggiunto - è il mare che per secoli ha costituito il collante geografico, culturale, sociale, religioso ed economico tra il Nord e il Sud del nostro mondo”.
Nel suo intervento, il ministro ha evidenziato come, in un contesto internazionale sicuramente complesso, “la Marina ha svolto e svolge con professionalità, passione e grande senso di responsabilità tutte le missioni che le sono affidate”. Missioni vitali per l’Italia, per l’Europa e per l’intera comunità internazionale: dall’operazione EUNAVFOR-MED “Sophia", all’attività antipirateria della UE Atalanta al largo del Corno d’Africa, garantendo la libertà di navigazione e del traffico commerciale nell’area.
“Noi tutti siamo orgogliosi di quello che il Paese ha saputo fare finora per sostenere operativamente l’Europa nella gestione del suo confine meridionale. Siamo orgogliosi di come la Marina abbia saputo tradurre in pratica i valori e gli ideali di solidarietà umana e di salvaguardia dei diritti fondamentali”.
Il ministro Trenta ha anche spiegato che il dicastero darà la giusta attenzione al programma di ammodernamento della Marina Militare, in quanto importante componente di uno strumento militare bilanciato e rispondente alle sfide moderne: “È in questo contesto e con tale obiettivo che questa forza armata sta portando avanti il programma di rinnovamento delle Unità della classe FREMM. Esse costituiranno la 'spina dorsale' della Marina Militare dei prossimi decenni, la cui importanza si declina anche sul fronte delle sue ricadute industriali, occupazionali e per l’elevata percentuale di Made in Italy presente su tutte le unità navali”.