Tra i vari compiti d'istituto assegnati ai palombari del Raggruppamento Subacquei e Incursori "Teseo Tesei" vi è anche quello di collaborare con i diversi dicasteri dello Stato affinché le competenze specialistiche della Marina Militare nel settore dell'immersione vengano rese disponibili alla collettività.
Nell'ambito di un intervento di bonifica d'urgenza di residuati bellici richiesto dalla prefettura di Ragusa, il 4 agosto scorso, nelle acque antistanti la cittadina di Costa Fenicia (RG), gli operatori del Nucleo SDAI (Sminamento Difesa Antimezzi Insidiosi) hanno rinvenuto due manufatti che hanno destato subito l'interesse dei palombari di Comsubin.
Rimosse le incrostazioni che il tempo aveva depositato sulla loro superficie e sollevati leggermente dal fondo per acquisire le informazioni necessarie al loro riconoscimento, gli oggetti metallici rinvenuti sono stati identificati come cannoni di possibile interesse storico.
Riposizionati nel luogo di scoperta è stata immediatamente avvisata la Soprintendenza del mare di Palermo che, recentemente, ha collaborato con i palombari del Gruppo Operativo Subacquei durante l'ispezione del relitto del sommergibile Veniero avvenuta nello scorso mese di giugno.
I reparti subacquei della Marina Militare collaborano, infatti, da tempo con il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, riportando alla luce oggetti che il mare custodisce da secoli, testimoniando come la Forza Armata sia da sempre impegnata in compiti che, per loro natura, sono strettamente connessi anche al mondo civile, con particolare riferimento al complesso e articolato contesto dell'ambiente marittimo.