Si è conclusa da circa una settimana l'esperienza antartica degli idrografi della Marina a bordo della nave rompighiaccio "Almirante Oscar Viel" della Marina militare cilena, impegnata nel rilievo idrografico per la determinazione della piattaforma continentale antartica.
Grazie a un progetto di collaborazione fra Marina militare cilena e italiana, il tenente di vascello Luigi Carnevale (Istituto Idrografico della Marina) e il 1° maresciallo Alberto Niccolini (nave Aretusa) hanno studiato le tecniche di lavoro dei colleghi cileni più avvezzi alle condizioni climatico-ambientali dell’area antartica, acquisendo familiarità con le operazioni marinaresche, di navigazione e logistiche in aree notoriamente ostili, confrontando modalità operative e strumentazioni utilizzate.
Partita da Punta Arenas, porto situato nella XII regione, nel mezzo dello Stretto di Magellano, la spedizione ha navigato oltre Capo Horn nel temutissimo Canale di Drake - uno dei mari più burrascosi del pianeta - giungendo, dopo tre giorni, nella penisola antartica.
La nave, dopo aver fornito materiali, apparecchiature e viveri alle basi antartiche cilene, ha fatto rotta verso sud, ben oltre il Circolo Polare Antartico, per la realizzazione di un rilievo idrografico di altura, che è durato 24 giorni.
Il personale italiano, insieme a quello cileno ha lavorato per la realizzazione di rilievi idrografici e interventi tecnici alla strumentazione oceanografica.
Il 9 aprile, dopo 35 giorni di attività in mare e circa 5.300 miglia percorse, i due militari italiani sono sbarcati nella base di Baia Fieldes da dove hanno raggiunto la base aerea antartica "Eduardo Frei" per iniziare il viaggio di ritorno in Italia.