Ieri nella Biblioteca storica di Palazzo Marina, a Roma, la Rivista Marittima ha festeggiato i 150 anni dalla fondazione. La Rivista Marittima dal 1868 è il mensile della Marina e si pone quale punto di riferimento nazionale per il pensiero marittimo e navale. Da sempre sulle sue pagine si cimentano firme e personaggi prestigiosi della storia navale del Paese e della nostra tradizione marinara.
Un compito che si è rinnovato nel tempo, condiviso e partecipato all'esterno della Forza armata, includendo firme e collaborazioni prestigiose con il mondo diplomatico, accademico, scientifico e istituzionale.
L'evento ha visto la partecipazione del capo di stato maggiore della Marina Militare, ammiraglio di squadra Valter Girardelli, assieme a numerose autorità civili e militari, ai collaboratori e decani della Rivista Marittima.
Ed è proprio il contributo del miglior pensiero marittimo e navale del Paese, espresso attraverso innumerevoli esperti e affezionati collaboratori all'interno ed all'esterno della Marina Militare, a costituire il valore aggiunto e il prezioso ingrediente di un prodotto editoriale che si colloca tra le più prestigiose riviste in campo navale e marittimo nel mondo.
Una tradizione di storia e pensiero che vede nel mare e nella marittimità fattori importantissimi di prosperità e di crescita per il Paese.
L'Italia, Paese a vocazione marittima, che nella sua storia millenaria ha visto prosperare intorno al mare: città, commercio, cultura, arte e civiltà continua a prosperare grazie alla libertà di commercio sui mari, alla sicurezza delle sue rotte, al corretto sfruttamento delle sue risorse considerandolo bene primario da salvaguardare e proteggere per tutto il genere umano.
Proprio per rimarcare questi vitali aspetti che legano il Paese al mondo blu, per la ricorrenza si è svolto un convegno, moderato dalla dottoressa Domitilla Savignoni, dal titolo "Geopolitica del mare" in onore al libro nato dalla collaborazione tra la Rivista Marittima e la casa editrice Mursia.
A fare il punto sull'importanza dello spazio marittimo, e della marittimità per gli interessi nazionali, in un contesto strategico dai connotati globali, alcuni degli autori del libro: Matteo Bressan, Germano Dottori, Costantino Moretti e Paolo Casardi.
Durante il dibattito sono intervenuti anche gli altri autori presenti: Fabio Caffio e Daniele Scalea, affrontando tematiche di grande attualità centrate sugli aspetti politico-economici e geo-strategici della marittimità italiana.
Per l'occasione è stato realizzato un volume celebrativo che, al termine del convegno, è stato consegnato per le collaborazioni più longeve e prestigiose.