Tre mesi di viaggio, 1800 miglia nautiche, 25 tappe e un calendario fitto di iniziative in ogni città: dai laboratori didattici per i più piccoli, agli incontri e conferenze per gli adulti. Tutto con un unico obiettivo: far conoscere l’importanza del mare nella storia collettiva passata e futura dell’Italia e dell’Europa proprio nel 2018, Anno Europeo del Patrimonio Culturale. Questo il focus del Museo Navigante, iniziativa promossa dall’Associazione Musei Marittimi del Mediterraneo (AMMM), Mu.MA-Galata di Genova, Museo della Marineria di Cesenatico e dall’associazione La Nave di Carta della Spezia, in partenza oggi da Cesenatico.
Il Museo Navigante, ospitato a bordo della goletta Oloferne, imbarcazione d’epoca costruita nel 1944 a Messina, navigherà lungo la penisola e dopo la partenza da Cesenatico farà tappa a: Chioggia, Trieste, Pesaro, San Benedetto del Tronto, Martinsicuro/Giulianova, Pescara, Bisceglie, Molfetta, Otranto, Tricase, Gallipoli, Crotone, Siracusa, Pioppi, Napoli, Procida, Civitavecchia, Gaeta, Livorno, Viareggio, La Spezia, Chiavari, Genova, Imperia. Il viaggio si concluderà a fine marzo 2018 a Sète, in Francia, al Festival del Mare, il più importante evento di tradizioni marinare del Mediterraneo dove la goletta Oloferne sarà ospite in rappresentanza dei musei italiani.
“La storia marittima italiana è un capitolo importantissimo della storia del Mediterraneo e se vogliamo affrontare le sfide di oggi, dall’immigrazione alle autostrade del mare, dalla pesca sostenibile alle nuove forme di turismo, dobbiamo ripartire dalla conoscenza delle nostre radici” ha spiegato Maria Paola Profumo presidente dell’AMMM e portavoce del Museo Navigante. “Queste radici sono conservate nei musei del mare, veri e propri anelli di congiunzione tra diversi mondi culturali: da quello marittimo a quello terrestre, da quello delle imbarcazioni a quello delle comunità del territorio. La realtà dei musei del mare e della marineria in Italia è molto articolata e ricca di collezioni, ma serve un progetto nazionale che li metta in rete, li faccia dialogare tra loro e con quelli di altri Paesi, ne amplifichi e valorizzi le potenzialità”.
All’iniziativa hanno aderito 70 musei del mare e della marineria d’Italia, molti dei quali della Marina Militare come ha dichiarato il capitano di fregata Leonardo Merlini, a Capo dell'Ufficio Storico della Marina: “A fianco del Museo Navigante non poteva mancare la Marina Militare che è già custode di gran parte della tradizione plurimillenaria e del patrimonio navale e marittimo nazionale, presso il Museo Tecnico Navale di La Spezia, il Museo Storico Navale di Venezia, il Sacrario delle Bandiere al Vittoriano di Roma, il Castello Aragonese e la mostra dell’Arsenale Marittimo di Taranto, il Castello Svevo di Brindisi, il Forte San Salvatore di Messina e la Sala Storica Guglielmo Marconi di Ancona”. Ma il 2018 è anche l’anno delle celebrazioni della Grande Guerra e la Marina ha consegnato al comandante della goletta alcuni importanti fascicoli, custoditi fino a oggi all’interno dell’archivio dell’Ufficio Storico della Marina Militare e redatti al termine del 1° conflitto mondiale, da portare con sé lungo l’importante viaggio e che contengono interessanti informazioni sulle azioni svolte dalle navi della Regia Marina durante il conflitto.
Info: www.museonavigante.it